La Nuova Sardegna

Nuoro

sarule 

Petizione popolare per tutelare l’ambiente

SARULE. Tutelare l'ambiente per salvaguardare la salute dei cittadini. È con questo ideale che continua l’impegno della amministrazione comunale guidata da Mariangela Barca sulla questione che...

24 gennaio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SARULE. Tutelare l'ambiente per salvaguardare la salute dei cittadini. È con questo ideale che continua l’impegno della amministrazione comunale guidata da Mariangela Barca sulla questione che riguarda i rifiuti. Il Comune ai piedi di Monte Gonare che con Olzai l'anno scorso ha ricevuto in premio “un milione di lombrichi” al concorso Expopò, dell’associazione Presidio Piazzale Trento, per il grande impegno contro il revamping dell’inceneritore di Tossilo, ha aderito ora alla campagna di raccolta firme nazionale “Cambiamo l’aria”. Il 21 gennaio scorso infatti insieme all’associazione Zero Waste Sardegna e al comitato “Non bruciamoci il futuro” è stato allestito un banchetto in piazza San Michele. E ora la raccolta firme prosegue in municipio. È infatti possibile firmare il lunedì e il giovedì dalle 16 alle 18 e martedì dalle 10 alle 13 nell'ufficio del sindaco. «Si raccolgono firme – spiega Barca – per tre diverse petizioni popolari da presentare al nuovo Parlamento. Non è infatti più accettabile che i maggiori costi della raccolta differenziata continuino a ricadere sui Comuni e dunque sui cittadini, che da una parte ci si riempia la bocca di temi quali l’economia circolare, il recupero e il riciclo dei rifiuti e dall’altra si potenzino e sovvenzionino sempre nuovi e più inquinanti inceneritori. Che si debbano continuare a sopportare le esalazioni moleste e insopportabili a ridosso dei centri urbani derivanti da impianti industriali di varie tipologie. Raccoglieremo le firme dei cittadini – continua il sindaco – per richiedere nella prossima legislatura modifiche alla legge 549 del 28 dicembre 1995 e al testo unico Ambiente 152 del 2006 per prevedere maggiori contributi ai Comuni da parte del Conai, modificando radicalmente l’importo e l’utilizzo del contributo ambientale per favorire le attività di raccoltà, riciclaggio e recupero delle varie frazioni dei rifiuti differenziati. Vogliamo fermare l’incenerimento dei rifiuti introducendo la Waste Tax – aggiunge – la tassazione degli impianti di incenerimento con o senza recupero di energia e degli impianti di combustione di rifiuti o di suoi derivati, tutelare la qualità dell’aria, la salute pubblica e la salubrità dei posti di lavoro, colmando il vuoto normativo nazionale sul diffuso e nocivo “inquinamento olfattivo” causato da attività industriali e agricole, con la definizione di criteri, sistemi di monitoraggio, regole e sanzioni per regolamentare la molestia derivante da impianti di diversa tipologia». (m.c.)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative