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L’appello dei colleghi al sindaco di Gairo: «Ripensaci»

L’appello dei colleghi al sindaco di Gairo: «Ripensaci»

GAIRO. L’accorato sfogo di Francesco Piras, sindaco di Gairo uno dei paesi del malessere, non è rimasto inascoltato. I suoi colleghi ogliastrini hanno chiesto al primo cittadino un ripensamento....

02 febbraio 2018
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GAIRO. L’accorato sfogo di Francesco Piras, sindaco di Gairo uno dei paesi del malessere, non è rimasto inascoltato. I suoi colleghi ogliastrini hanno chiesto al primo cittadino un ripensamento. «Chiediamo a Francesco di ripensarci e di ritirare le sue dimissioni. Le nostre comunità hanno bisogno di persone oneste e laboriose come lui» dice il sindaco di Baunei, Salvatore Corrias. «Esistono problemi e questioni nei comuni che per il profondo impatto che hanno nel tessuto sociale di una comunità che investono la politica a livello più alti di responsabilità». Un sindaco non può essere lasciato solo a governare processi complessi con i pochi strumenti a disposizione e avendo come referente la sola macchina burocratica» sottolinea Roberto Uda primo cittadino di Loceri. Piras, area Pd eletto in una lista civica non ha risparmiato critiche neanche la Regione, colpevole a suo giudizio di non aver dato risposte su questioni importanti. E da Cagliari, sul fronte della bocciatura della pianificazione costiera, arrivano le precisazioni dell’assessorato regionale all’Urbanistica che ha sottoposto il Puc di Gairo alla verifica di coerenza con le normi vigenti. «Non si tratta di una bocciatura del Piano vera e propria, bensì sono state individuate alcune criticità che vanno superate. Tra queste, le più importanti sono quattro» spiegano dall’Urbanistica. Si parte dal fatto che il Comune ha individuato alcune zone di espansione residenziale a Gairo in aree a rischio idrogeologico dove, secondo le norme del Piano di assetto idrogeologico non si può edificare. «Nella frazione di Gairo – proseguono da Cagliari – è stata riservata un’area alle attività produttive che, tuttavia, ricade in una zona ad alta pericolosità». A Marina di Gairo, il Comune intendeva autorizzare una lottizzazione sulla base di autorizzazioni precedenti ma non più valide perchè il mancato avvio dei lavori e l’approvazione della legge 8 non consentono più le trasformazioni previste. «La lottizzazione di Su Sirboni è stata avviata negli anni Settanta ma mai completata. Prevedeva inizialmente edifici per complessivi 100mila metri cubi: i volumi attuali sono stimati tra i 15mila e i 20mila metri cubi, ora si vorrebbe portarli a 200mila ma, nella fascia costiera, non è possibile perché il Piano paesaggistico non lo consente è la conclusione. (g.f.)



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