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Nuoro, diritti umani: l'Università inaugura l'osservatorio

La sede dell'Università a Nuoro in via Salaris
La sede dell'Università a Nuoro in via Salaris

Il centro studi internazionale è un'idea del dipartimento di Giurisprudenza e aprirà entro l'anno

02 febbraio 2018
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NUORO. Una lente d’ingrandimento sui diritti dell’uomo, quelli violati e quelli ignorati. L’osservatorio internazionale sui diritti umani è un impegno del Consorzio universitario e un traguardo dell’intero territorio che Nuoro metterà in campo entro la fine dell’anno. A favorire un ragionamento complessivo sulla possibilità di istituire in città un centro studi di monitoraggio sulle libertà civili e trasformare la città nella capitale dei diritti umani, l’appuntamento estivo con la Summer school che ha fatto del capoluogo barbaricino un crocevia di ricercatori e studenti provenienti da ogni parte del mondo.

La fitta rete di relazioni tra questa piccola ma vitale realtà e la collaborazione dell’amministrazione comunale di Nuoro, dell’Anci Sardegna, della Prefettura ma anche del Movimento europeo, associazione guidata da Pier Virgilio Dastoli, allievo del padre dell’Europa moderna, Alterio Spinelli, sono i capisaldi di un progetto mirato ad analizzare. L’idea, tra una lezione e l’altra, è venuta alla professore Gabriella Ferranti, docente di Diritto internazionale del Dipartimento di Giurisprudenza di Sassari che nella sede nuorese tiene un corso sulla tutela internazionale dei diritti umani. Animatrice assieme alla sua collaboratrice Cristina Carta delle cinque giornate di studio sui diritti sanciti dalla Dichiarazione universale del 1948.

«Abbiamo pensato, partendo dall’esperienza e dalle relazioni costruite durante la Summer school, di mettere a frutto queste nostre specificità costituendo un osservatorio in grado di analizzare, a tutto tondo il fenomeno della violazione dei diritti» sottolinea la professoressa Ferranti. Il progetto ha preso corpo negli ultimi sei mesi e attende di essere definito nei dettagli.

«La governance dell’osservatorio ancora non è stata individuata, anche se hanno aderito personalità importanti come Dastoli. Le risorse necessarie sono già disponibili grazie all’azione trasversale di internazionalizzazione prevista dal Piano di rilancio per il Nuorese» spiega Fabrizio Mureddu commissario straordinario del Consorzio universitario nuorese.

Grazie al piano di rilancio ci saranno le risorse per un fondo destinato alle borse di studio destinate a studenti e ricercatori. Scambi internazionali in uscita e in entrata, nello spirito della reciprocità che deve animare iniziative di questo genere. Al servizio dell’osservatorio ci sarà Europe direct, lo sportello europeo del Comune di Nuoro.

In campo è sceso anche il sindaco Andrea Soddu. Ribadisce un concetto a lui caro già presente e nel piano delle periferie e nella candidatura della città a Capitale italiana della cultura 2020, la periferia che diventa centro. «Con questa iniziativa – dice Soddu – Nuoro si pone al centro del Mediterraneo e al centro di un’azione di tutela dei diritti inviolabili delle persone».

Per l’inaugurazione del primo osservatorio internazionale sui diritti inviolabili dell’uomo in Sardegna bisognerà attendere ancora qualche mese. Ma già a fine anno, dopo la Summer school 2018 che servirà a mettere a punto il funzionamento del centro studi e delle prime attività, ci sarà il taglio del nastro di un osservatorio che prede vita nell’ambiente accademico ma che ambisce a diventare un riferimento per enti e istituzioni del territorio. Uno dei primi banchi di prova, la libertà di espressione il diritto e all’istruzione, tema questo che verrà sviscerato anche nel corso della Summer school 2020.

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