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il caso 

Trapiantato d’organi protesta «Senza medicinali salvavita»

Trapiantato d’organi protesta «Senza medicinali salvavita»

NUORO. «Ho necessità di assumere tutti i giorni dei medicinali antirigetto, farmaci salvavita. Necessari per mantenermi in vita. Eppure da due giorni la farmacia dell’ospedale di Nuoro è sprovvisto...

04 febbraio 2018
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NUORO. «Ho necessità di assumere tutti i giorni dei medicinali antirigetto, farmaci salvavita. Necessari per mantenermi in vita. Eppure da due giorni la farmacia dell’ospedale di Nuoro è sprovvisto di questo medicinale, fondamentale per la mia sopravvivenza». Comincia così la lettera che Tonino Mura, primo trapiantato di organi fegato/rene d’Italia (il suo primo trapianto risale al 1991), invia al direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, e all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru. «Un medicinale che dovrebbe essere presente all’interno della farmacia ospedaliere, non è presente» insiste Mura. «Non si sa quando arriverà. Nessuno mi ha dato garanzia che arriverà nei prossimi giorni». «Tutti i cittadini devono sapere che l’assunzione scrupolosa del medicinale salvavita è fondamentale; la mancata assunzione della stessa giorno per giorno rischia di far fallire il trapianto. La dose giornaliera del farmaco viene stabilita in base ai livelli presenti nel sangue ma deve essere eseguita giorno per giorno».

Battagliero come sempre, originario di Jerzu ma da una vita a Nuoro, lo storico barista rappresentante di categoria, sottolinea che «bisogna sempre controllare di avere una scorta di questi farmaci a disposizione perché non tutte le farmacie tengono una scorta di tali farmaci, ma la farmacia ospedaliera dovrebbe prevenire queste situazioni. Invece, dalla farmacia ospedaliera mi fanno una proposta “bizzarra”: mi devo rivolgere alle farmacie private presenti nella città di Nuoro».

«Una contraddizione pazzesca, mi devo rivolgere al privato per salvare la mia vita. L’Ente preposto alla salvaguardia della mia vità, non è in grado di garantire la mia sopravvivenza. Sono molto preoccupato per la mia vita e per la vita degli altri trapiantati. Dove stiamo andando? – chiede infine Tonino Mura –. In quale direzione sta andando la nostra sanità ed il nostro sistema di assistenza ai trapiantati?».

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