La Nuova Sardegna

Nuoro

Nella circonvallazione ora si viaggia a 30 orari

di Giulia Serra

La Provincia declassa la strada a ridosso di Sindia e impone un nuovo limite Succu (Unione dei comuni): «Troppi ritardi nell’appaltare la messa in sicurezza»

08 febbraio 2018
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MACOMER. La circonvallazione di Sindia è stata declassata. La Provincia di Nuoro, con un’ordinanza datata 6 febbraio e valida da ieri, ha deciso di squalificare la strada provinciale che collega il Marghine alla Planargia e di fissare il limite di velocità a 30 km orari. Da ieri dunque, sulla circonvallazione si cammina a passo d'uomo. Un provvedimento che l’ente motiva con l'impossibilità di garantire la sicurezza e l’incolumità degli automobilisti in transito, viste le condizioni disastrose in cui versa il tratto, disseminato di veri e propri crateri che, anche a causa delle precipitazioni, si allargano a vista d’occhio e dominano incontrastati. Una sorta di percorso di guerra divenuto una costante per una strada nata sotto una cattiva stella, talmente dissestata da gridare essa stessa allo scandalo, e non da oggi.

La circonvallazione fu inaugurata appena 10 anni fa. Per realizzare i suoi 6,5 km di percorso, ci vollero ben 14 anni e più di 5 milioni di euro. Dopo l’apertura ufficiale del giugno del 2007, non ci volle molto per capire che qualcosa era andato storto: le proteste degli automobilisti iniziarono immediatamente e denunciavano un piano stradale sconnesso e caratterizzato da dossi insidiosi. Le lamentele andarono in crescendo ed intervenne persino il parroco di Sindia, che scrisse alla Provincia per segnalare la pericolosità dello svincolo a raso nell'innesto con la 129 bis all’altezza di Suni. A fronte di un pericolo innegabile, già dopo un anno dall'inaugurazione, la strada venne chiusa al traffico. Poi di seguito, anni di declassamenti, divieti di transito per i mezzi pesanti e limiti di velocità imposti ed alternati alle periodiche ed inevitabili chiusure. Una lunga e sconquassata storia quella dei neanche 7 km di circonvallazione, che parla di lavori eseguiti male, di molti soldi pubblici spesi e di cittadini che subiscono e pagano il prezzo più alto. A commentare a caldo la notizia dell’ennesimo declassamento è il presidente dell'Unione Marghine Antonio Succu, che chiama in causa direttamente la Provincia di Nuoro per i ritardi accumulati nell'esecuzione degli interventi già programmati: «L’aggiudicazione dell’appalto per i lavori ad oggi non è stato ancora bandito – dichiara Succu - l'intervento è stato finanziato dalla Dgr n° 22/1 del 7/05/2015, a valere sul mutuo regionale Infrastrutture e per la realizzazione è stata delegata la Provincia di Nuoro in data 06/11/2015. La Provincia ha ricevuto un finanziamento di 2.705.000 euro per questa importante opera: denari che si sarebbero potuti risparmiare se la strada fosse stata realizzata secondo i corretti canoni. Se non arriveranno risposte immediate sull’avvio delle procedure, mi farò promotore di un incontro che metta insieme i Sindaci del Marghine e della Planargia unitamente ai consiglieri regionali del territorio».

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