La Nuova Sardegna

Nuoro

Alberi "capitozzati", ambientalisti in rivolta: "Così le piante rischiano di ammalarsi"

La potatura radicale nelle vie cittadine provoca la reazione dei soci di Salvaguardia dell'Ortobene

09 febbraio 2018
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NUORO. Alberi "capitozzati": la protesta diventa green. La potatura estrema regalata dall'amministrazione comunale a numerosi alberi del centro cittadino sta scatenando da giorni la protesta di ambientalisti, residenti e associazioni.

Accuse e malumori raccolte dall'associazione cittadina a tutela dell'ambiente Salvaguardia Monte Ortobene che in una nota denuncia «lo scempio perpetrato nella nostra città ai danni del verde pubblico».«Non è concepibile e non rimaniamo in silenzio ad assistere al taglio indiscriminato degli alberi che adornano la città - sottolinea Pietro Mureddu presidente dell'associazione Salvaguardia Monte Ortobene -. Non accettiamo nel modo più assoluto che le piante disseminate lungo le vie cittadine vengano ridotte a pali della luce con potature selvagge effettuate con il solo scopo di risparmiare e fare in fretta. La letteratura scientifica in tal senso boccia sonoramente la pratica della capitozzatura, la quale è foriera di patologie fungine, carie, tumori, deficit nutritivo, perdita di riserve energetiche e marciumi radicali».

Secondo il presidente alla guida dell'associazione a tutela dell'ambiente la priorità deve essere la tutela del verde pubblico cittadino, «che costituisce l'arredo verde urbano - spiega -. Verificare che godano di buona salute e se malati censirli, eliminarli e sostituirli deve essere una delle priorità».

Eseguire la capitozzatura, sempre secondo l'associazione, significa esporre consapevolmente alberi sani alla aggressione di patogeni, e quindi al deperimento fino alla morte. «Inorridiamo davanti a simili lavori eseguiti da persone improvvisate che mostrano di non avere le più elementari nozioni botaniche e di salvaguardia del verde pubblico - denuncia con forza Mureddu - la gestione della quale deve essere affidata necessariamente a professionisti del settore a garanzia della tutela del verde e quindi dei cittadini che ne usufruiscono».

Rimostranze alle quali Giuliano Sanna, assessore comunale all'Ambiente, risponde sottolineando la necessità «di una scelta difficile ma obbligata. Capisco che per ragioni estetiche la capitozzatura possa non essere considerata la migliore soluzione, ma tale intervento è indispensabile nella maggior parte delle piante per una questione di incolumità pubblica, in virtù del precario stato fitosanitario in cui versano la maggior parte di esse».«Inoltre - continua l'assessore Sanna - dovendo fare i conti con le esigue risorse di bilancio, la scelta dell'intervento è diventata la soluzione più ragionevole. L'amministrazione ricorda che tra l'estetica e l'incolumità dei cittadini, a parità di risorse economiche, la scelta della capitozzatura è l'unica strada percorribile». (s.v.)

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