La Nuova Sardegna

Nuoro

«Giù le mani dal Dna ogliastrino» Fronte unico di sindaci e pro loco

di Giusy Ferreli
«Giù le mani dal Dna ogliastrino» Fronte unico di sindaci e pro loco

Gli amministratori dei principali Comuni si sono ritrovati a Perdasdefogu per studiare nuove strategie Piena adesione all’associazione fondata da Cabitza: «Non possiamo piegarci alle logiche del profitto»

12 febbraio 2018
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PERDASDEFOGU. Un fronte compatto e un’unica parola d’ordine: giù le mani dal Dna ogliastrino. «Chiunque voglia fare ricerca con il genoma dovrà fare i conti con le nostre comunità». Il messaggio inequivocabile arriva dalla riunione dei sindaci, convocata sabato pomeriggio a Perdasdefogu dall’associazione Identità ogliastrina guidata da Flavio Cabtiza. Qui nel centro dove c’è il laboratorio (sotto sequestro giudiziario) che custodisce i campioni genetici di oltre 14mila donatori, amministratori comunali e rappresentanti delle Pro loco si sono dati appuntamento per una vera e propria chiamata alle armi contro la “svendita” del patrimonio genetico dei sardi.

E per affilare le armi in vista di quella che, dopo la vendita all’asta fallimentare della biobanca alla multinazionale londinese Tizian life sciences, si preannuncia una battaglia senza quartiere per l’utilizzo dei dati genetici. Giannino Deplano, sindaco di Ussassai, ritiene che debba valere un unica regola. «Non possiamo piegarci alle logiche del profitto altrui. Le ricadute economiche devono rimanere sul territorio, chiunque vorrà studiare il nostro prezioso genoma nostro dovrà passare per il territorio» tuona Deplano. A Identità ogliastrina hanno aderito anche in sindaci (come privati cittadini) in attesa che i consigli comunali deliberino il supporto al sodalizio e i rappresentanti delle Pro loco. Lo strumento nelle mani dell’associazione è il consenso per il trattamento dei dati, senza il quale il Dna non può essere utilizzato ina nessun modo. E la raccolta delle firme già avviata in alcuni centri avverrà d’ora in avanti in maniera sistematica in tutti e dieci i paesi coinvolti nel progetto originario che vedeva in prima linea SharDna, Parco genetico e Cnr A Urzulei, Escalaplano, Seulo e Perdasdefogu una prima raccolta ha già fruttato un migliaio di adesioni. Gli altri lo faranno a breve. Marco Lampis, sindaco di Escalaplano, rimarca come questo passaggio sia indispensabile. «Il consenso al trattamento dei dati – dice – rappresenta l’unica maniera per farsi rappresentare da un’associazione. Solo in questo modo, riusciremo a dimostrare a Tiziana life che i cittadini hanno demandato all’associazione la contrattazione vsul loro genoma. E solo così si potrà favorire l’attività di studi e ricerca sul territorio». Per il primo cittadino Loceri di Roberto Uda, la battaglia va fatta per un duplice ordine di motivi. «Questa mobilitazione riveste sia dal punto di vista etico, per la salvaguardia dei nostri diritti, che economico per le prospettive che potrebbero aprirsi. La ricerca può far crescere l’intera Ogliastra». Flavio Cabitza ritiene che sia stato una giornata storica a guarda avanti. «Dopo la raccolta delle le firme chiederemo un incontro con Tiziana Life, il garante per la privacy, il Cnr e i cittadini».



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