La Nuova Sardegna

Nuoro

Riprende l’irrigazione per le aziende del Cedrino

di Sergio Secci
Riprende l’irrigazione per le aziende del Cedrino

Siniscola, notizie positive dal Consorzio di bonifica per la bassa Baronia Disagi per l’area servita dalla diga Maccheronis, ferma al 50% della capienza

12 febbraio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SINISCOLA. Emergenza terminata almeno per ora nell’invaso del Cedrino, con il Consorzio di bonifica che riapre le condotte per uso agricolo. Si è infatti raggiunto l’invaso massimo consentito a quota 100 con 12 milioni di metri cubi. Dopo un monitoraggio giornaliero accurato e a seguito delle disposizioni recepite negli incontri tra Consorzio, Ente dighe, Enas e protezione civile, si è stabilito di riaprire le condotte e distribuire l'acqua in eccesso a tutte le aziende agricole della bassa Baronia, comprese San Martino, la piana di Lula, Isalle e Marreri. «Aspettavamo con trepidazione questo momento, in maniera di poter garantire una minore sofferenza nell’arco dell’anno – dice il presidente del consorzio Ambrogio Guiso – Con delibera del consiglio di amministrazione si è quindi proceduto all’apertura delle condotte finali per la pulizia dei fanghi entrati dopo l’alluvione. Si procederà quindi alla riapertura dell’acqua in tutte le aziende per 5 ore giornaliere e la possibilità dove si renda necessario, di poter irrigare a pieno campo, una volta a settimana zona per zona. Il calendario per la ripartizione delle zone e delle giornate previste, sarà reso noto a breve e inviato per conoscenza ai sindaci».

Diversa invece la situazione che riguarda la zona dell’alta Baronia alimentata dall’invaso di Maccheronis sul Rio Posada. «In diga abbiamo circa 10milioni di metri cubi d’acqua – spiega Guiso – circa il 50% del totale invasabile, ma è grave che si sia costretti a sottostare alle direttive regionali che impongono la laminazione. In teoria per tutto il mese di febbraio dovremmo quindi stare sotto i 12 milioni di metri cubi per garantire la sicurezza a valle. Sono due anni che mi batto e vista la situazione di emergenza idrica, penso che la logica e la sofferenza debbano prevalere sulle leggi attuali. Se continuano ad entrare come ora circa 350mila metri cubi al giorno giornalieri, l’Enas avrà l’ordine verso il 23/24 febbraio di riaprire lo scarico di fondo e buttare l’acqua a mare. Questo non deve succedere. Mi sono opposto negli ultimi due anni – conclude il presidente Guiso – e mi opporrò anche ora perché solo ed esclusivamente con 20milioni di metri cubi possiamo garantire l’annata agraria e la sopravvivenza del settore turistico e seconde case. Se per una volta la logica vince sulle legge forse potremo riuscire a chiudere la stagione senza ulteriori sofferenze».

In Primo Piano

Calcio Serie A

Cagliari avanti 2-0 contro la Juventus alla fine del primo tempo

Le nostre iniziative