La Nuova Sardegna

NUORO. “Assolto”, ha sentenziato ieri mattina, al termine della camera di consiglio, il gup Claudio Cozzella. E per Pasquale Porcu, operaio forestale di Bitti ma da tempo residente a Nuoro, è stata la fine di una snervante odissea giudiziaria per un’accusa pesante: quella di aver sottoposto a continui maltrattamenti, continue vessazioni e aggressioni di vario genere, la sua allora compagna di vita. E di averlo fatto per almeno 12 anni: dal ’90 al 2002. Per il gup, evidentemente, così come sostenuto dall’avvocato di Porcu, Antonello Tuvoni, quelle accuse erano del tutto infondate: da qui, dunque, la sentenza di assoluzione. Il pm aveva chiesto una condanna a due anni. Ci sono volute diverse udienze, precedute da un paio di denunce, per arrivare, dunque, alla conclusione del processo di primo grado che si è celebrato con il rito abbreviato. Porcu era finito nei guai una prima volta nel 2002, quando la moglie lo aveva denunciato una prima volta, ma il bubbone vero e proprio era scoppiato soltanto diversi anni dopo quando era stato denunciato dall’allora moglie per fatti accaduti, secondo la compagna, dal ’90 al 2002. La moglie, ai carabinieri, aveva raccontato di aver subìto continue vessazioni, maltrattamenti e violenze, da parte del marito, già da due anni dopo la celebrazione del matrimonio. Il difensore di Porcu, l’avvocato Tuvoni, ha sostenuto davanti al giudice che non c’era alcuna prova di quei maltrattamenti, nemmeno un solo referto medico o comunque testimonianze di peso. Per la donna, invece, quei maltrattamenti esistevano eccome. Il gup ha dato ragione all’ex marito e ha assolto Porcu. Ha stralciato dal fascicolo, tuttavia, un’accusa di tentata violenza sessuale che vede Porcu come indagato. E ha chiesto al pm di fare indagini approfondite per accertare se sia un’accusa fondata. (v.g.)