La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottana aderisce alla rete dell’itinerario romanico

di Federico Sedda

Il paese entrerà nell’associazione dei Comuni nata per valorizzare i beni culturali La decisione proposta dalla giunta Saba sarà approvata in consiglio comunale

15 febbraio 2018
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OTTANA. Il comune di Ottana ha deciso di aderire all’associazione dei Comuni che fanno parte della rete dell’itinerario romanico in Sardegna: un progetto nato nel 2008 per la conservazione, protezione, valorizzazione e messa in rete dei beni culturali di architettura romanica. La decisione, proposta dalla giunta presieduta dal sindaco Franco Saba, sarà approvata dal consiglio comunale nella seduta che si terrà oggi, giovedì 15 febbraio 2018, con inizio alle 18. L’iniziativa della valorizzazione dei monumenti romanici va oltre i confini dell’isola perché coinvolge anche la Corsica e le province toscane di Pisa e Luca. Da qui il nome Intercost dato al progetto che significa appunto Itinerari e rete del romanico in Corsica, Sardegna e Toscana. Capofila del progetto è il comune oristanese di Santa Giusta che si avvale della collaborazione scientifica del dipartimento di Scienze archeologiche e storico-artistiche dell’università di Cagliari. Tra i comuni del territorio che fanno già parte dell’itinerario turistico-religioso c’è anche Orotelli che ha aderito al programma di valorizzazione dei siti e dei beni romanici fin dal primo momento. Ora è la volta di Ottana che inserisce nell’itinerario romanico la splendida cattedrale diocesana di San Nicola, edificata nel XII secolo, che diventa così tappa obbligata del percorso romanico in Sardegna al quale aderiscono 34 comuni. Ai primi 25 che nel 2008 fondarono l’associazione se ne sono aggiunti, infatti, altri 9. Un segnale che dimostra la bontà del progetto che punta a collegare idealmente i beni culturali romanici della Sardegna, della Corsica e della Toscana per creare un unico itinerario culturale, paesaggistico e ambientale in grado di garantire una nuova offerta al turismo non solo religioso. L’iniziativa consente anche di partecipare ai bandi europei finalizzati alla valorizzazione dei beni culturali, con particolare riferimento a quelli romanici. Secondo un censimento effettuato dagli studiosi del dipartimento dell’ateneo cagliaritano, i monumenti romanici in Sardegna sono circa 150 e rappresentano per l’isola il secondo bene culturale dopo il nuragico. Tra questi monumenti ci sono le chiese di san Giovanni Battista e di san Pietro di Orotelli e la cattedrale di san Nicola di Ottana, tappa obbligata per i visitatori del paese considerato la porta occidentale della Barbagia. «I nostri beni culturali e architettonici – sottolinea il sindaco Saba – rappresentano un segno identitario della nostra comunità e possono diventare fonte di sviluppo sociale ed economico. Per questo abbiamo deciso di aderire alla convenzione intercomunale con l’associazione Comuni del romanico che proietta Ottana in una dimensione culturale di respiro europeo». Il tutto grazie ai un gioiello di architettura romanica, la chiesa di san Nicola, tra i meglio conservati in Sardegna.



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