La Nuova Sardegna

OROSEI. Il coro “Sos cantores de sa turre” diretto dalla maestra Giacomina Nanni è rientrato pochi giorni fa dalla Bulgaria, ospite internazionale del Festival carnevalesco di Rakovski, tenutosi dal 9 all’11 febbraio. Unico coro e canto estero, gli oroseini hanno sfilato insieme ad altri 40 gruppi. Ad accompagnarli in questa esperienza con i colori e la bellezza del costume tradizionale anche una rappresentanza del coro femminile “Intrempas”. Oltre a rappresentare la cultura canora sarda, Sos Cantores hanno rappresentato lo stretto legame ancestrale tra il canto e la fede religiosa, molto sentita anche nella città di Rakovski, una delle poche comunità bulgare per la maggior parte cristiana cattolica. Si sono esibiti nella chiesa di San Michele dove hanno cantato la messa del sabato e nel Teatro cittadino, portando i canti sardi e soprattutto quelli della tradizione oroseina, raccolti dopo un lungo lavoro di ricerca nel cd “Canta su chi sese” opera prima presentata lo scorso anno. Accolti in modo straordinario sia dagli organizzatori del Festival che dalla gente del posto, i cantori si sono sentiti subito vicini alla cultura del popolo bulgaro.

«Ci teniamo a ringraziare l’amministrazione comunale di Rakovski e Alessandro Calia il segretario del circolo “Sardica” di Sofia che ci ha invitato a partecipare all’evento» le parole di Luca Farris, presidente del coro. Una simbiosi di culture lontane ma accomunate dagli antichi valori dell’ospitalità e del profondo rispetto per le tradizioni. (c.f.)