La Nuova Sardegna

Nuoro

Zona industriale, il confronto si arena sui dipendenti

di Mauro Piredda
Zona industriale, il confronto si arena sui dipendenti

Siniscola, la Regione rinvia la conclusione della vertenza L’assessore: verranno trasferiti al Comune senza alcun peso

16 febbraio 2018
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SINISCOLA. Doveva essere, stando alle aspettative createsi nelle scorse ore, un incontro risolutivo in merito alle sorti della Zir. Ma le parti che lo hanno animato hanno rinviato le conclusioni della vicenda, che si protrae da un decennio, ad altri successivi tavoli. L’ultimo scoglio da affrontare rimane quello della stabilizzazione del personale: tre operai e due dirigenti, fino al 31 luglio, erano in comando presso il Comune. L’intervento di Maria Grazia Piras, assessora regionale dell’Industria, è stato introdotto dal presidente del Consiglio attraverso un breve excursus. «Abbiamo chiesto da tempo questo incontro – ha ribadito Luigi Flori – dopo i diversi colloqui intercorsi con l’assessora». Piras, nella sua relazione, ha esposto i diversi passaggi della questione facendo partire la propria narrazione dalla data del suo insediamento: «Abbiamo applicato la legge – ha affermato – accelerando le procedure di liquidazione previste dalle disposizioni del 2008. Fin da subito mi sono imbattuta in queste realtà e la Zir di Siniscola era tra le più complicate dal punto di vista della situazione debitoria. La commissaria Pietrina Lecca (presente in aula, ndr) ha predisposto una relazione e nel frattempo sono sopraggiunti altri debiti a seguito della chiusura delle cause sugli espropri. Un altro milione e 300mila euro del quale, però, ci stiamo facendo carico. Al Comune, la Zir sarà trasferita libera da ogni peso». Come dovrà essere gestita la nuova Zir? E che profilo dovrebbe darsi all’interno del mercato attuale? Durante il dibattito non sono mancate le proposte: l’assessore dell’Ambiente Antonio Bellu ha parlato di sistema di produzione energetica comunale e di distretto per la gestione dei rifiuti; il consigliere di opposizione Nino Fronteddu ha ribadito la necessità di un piano di azione locale coinvolgendo gli attori del tessuto produttivo; Franca Pau ha proposto il rifinanziamento della legge 51. «Abbiamo bisogno di linee guida» ha aggiunto l’assessora comunale dell'Industria, Paola Fadda. Quindi Lucio Carta (ex vicesindaco) e Paola Pipere (attuale titolare delle finanze locali) hanno parlato di trasporti, di costi energetici e di credito. Su tutti questi punti, Piras ha argomentato le azioni della Regione parlando di “smart grid”, di fondi ottenuti tramite il “Patto per la Sardegna”, dei bandi T1, T2 e T4. Il sindaco Gialuigi Farris ha ringraziato la commissaria Lecca per il suo contributo («ha dato un'accelerazione al processo») e ha manifestato la propria fiducia nell’operato dell’assessora Piras.

Sui dipendenti, la maggioranza ha chiesto però maggiore chiarezza. «Fatichiamo a chiudere il Bilancio ogni anno», ha affermato Pipere.

Piras, dal canto suo, ha parlato di opportunità: «Saranno trasferite nuove competenze. Stiamo lavorando affinché un dipendente possa essere trasferito ad Abbanoa. Per altri due abbiamo la disponibilità del comune di Posada. Altre soluzioni si troveranno ma il proseguimento del non governo aumenterà il disagio».

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