La Nuova Sardegna

Nuoro

Azienda Gimarmi di Orosei, due condanne e un’assoluzione

di Giusy Ferreli
Azienda Gimarmi di Orosei, due condanne e un’assoluzione

Accolte parzialmente le richieste del pm. Per Romina Dessena, candidata alle politiche, verdetto di non colpevolezza

17 febbraio 2018
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NUORO. Due condanne e un’assoluzione. Si è concluso con questo verdetto il processo a carico di tre ex amministratori dell’azienda Gimarmi di Orosei, accusati di bancarotta fraudolenta. Il collegio del tribunale di Nuoro, (presidente Giorgio Cannas, a latere Antonella Useli Bacchita e Ernesta Maria Usai) ha accolto parzialmente le richieste del pubblico ministero, Ireno Satta, che nella requisitoria aveva chiesto tre anni e sei mesi di reclusione per tutti e tre gli imputati: Alessandro Marini, Giorgio Anedda e Romina Dessena.

I primi due sono stati condannati rispettivamente a quattro anni e tre anni e sei mesi, mentre la terza imputata Romina Elena Dessena, candidata tra le fila di Più Europa alle elezioni politiche del 4 marzo, è stata assolta perché il fatto non sussiste e potrà affrontare con più serenità la campagna elettorale.

La ricostruzione della pubblica accusa, basata sulle considerazioni che le condotte tenute dagli imputati, la scomparsa dei registri contabili, la cessione del ramo d’azienda al canone annuale di 4mila euro, la presenza di contratti privi di qualsiasi logica, fossero prova del fatto che volevano svuotare la Gimarmi dei beni e che volevano farla diventare una scatola vuota, è valsa a condannare Anedda e Marini (difesi dagli avvocati Giuseppino Monni e Giuseppe Murineddu) ma non Dessena, difesa da Giancarlo Frongia. La sentenza a carico dei tre (i due condannati sono stati interdetti dai pubblici uffici per 5 anni) è arrivata nella tarda mattinata di ieri dopo una breve camera di consiglio, svariate udienze e un folto numero di testimoni che hanno deposto davanti al tribunale collegiale del capoluogo. I tre ex amministratori della Gimarmi srl erano finiti giudizio con le accuse di bancarotta fraudolenta e di aver fatto sparire i registri contabili. Alessandro Marini era stato amministratore dell’azienda per diversi mesi nel 2005, Romina Dessena, amministratore di fatto della stessa azienda, e Giorgio Anedda, amministratore unico della Gimarmi srl.

Quest’ultimo secondo la tesi dello stesso pubblico ministero, sarebbe stata una testa di legno, mentre gli altri due (Marini e Dessena) avrebbero fatto sparire i registri contabili e fatto di tutto per svuotare la Gimarmi dei proprio beni e renderla secondo una scatola vuota. I legali dei due condannati aspetteranno che il tribunale depositi le motivazioni prima di decidere di ricorrere o meno in appello.

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