La Nuova Sardegna

Nuoro

Laminazione statica il piano adottato dalla Regione

L’approvvigionamento idrico a scopo potabile e irriguo, è assicurato a parte la sorgente di Frunch’e Oche, dalle acque provenienti dall’invaso di Maccheronis, sul rio Posada, in agro dei comuni di...

17 febbraio 2018
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L’approvvigionamento idrico a scopo potabile e irriguo, è assicurato a parte la sorgente di Frunch’e Oche, dalle acque provenienti dall’invaso di Maccheronis, sul rio Posada, in agro dei comuni di Torpè e Lodè. Lo sbarramento entrato in esercizio nel 1959, è attualmente oggetto di un intervento di modifica strutturale che consentirebbe d’incrementare altri 10 Mm3, portandola a complessivi 35 milioni. Attualmente i lavori di ampliamento del serbatoio sono sospesi a causa di un contenzioso con l’impresa appaltatrice ma potrebbero ripartire nel breve periodo. Nel novembre del 2013, l’intero territorio a valle nei comuni di Torpè e Posada, era stato oggetto di un evento alluvionale di eccezionale intensità. L’estrema vulnerabilità idraulica ha portato la Regione ad adottare il piano di laminazione statica dell’invaso del Maccheronis allo scopo di garantire, in caso di alluuvione, tempi minimi di allertamento delle strutture di protezione civile degli abitati di Torpè e Posada. Un piano, redatto sulla base di uno studio predisposto dall’università di Cagliari, che prevede che il livello di invaso della diga venga ogni anno ordinariamente mantenuto a delle quote prefissate. (s.s.)

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