La Nuova Sardegna

URZULEI. Peste suina: anche in Ogliastra proseguono gli interventi tesi a evitare che possa proseguire con il diffondersi in varie zone del territorio. E ieri mattina, nell’agro di Urzulei, proprio ai limiti estremi del nord Ogliastra, sono stati abbattuti ben 170 maiali al pascolo brado illegale, privi di controlli sanitari, non registrati e di ignota proprie. Il 24 gennaio, nei territori di Urzulei e Baunei ne erano stati abbattuti altri 99. L’Unità di Progetto per l’eradicazione della peste suina africana nell’isola, ha spiegato che nella mattinata di ieri, durante un’operazione di controllo del territorio, sono stati abbattuti, in agro di Urzulei, 170 maiali al pascolo brado illegale, non registrati, di ignota proprietà e mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari. L’intervento, iniziato nelle località Telettottes e Fennau-Televais, si è poi concluso nel pomeriggio, intorno alle 14. Le attività sono state portate avanti dal personale della sopracitata Unità di Progetto per l’eradicazione della peste suina africana in Sardegna, in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro. Gli uomini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dell’Ats (Azienda per la tutela della salute), dell’Agenzia Forestas, dell’Istituto zooprofilattico, sono intervenuti operando a stretto contatto con le forze di polizia. Gli ultimi depopolamenti effettuati dall’Udp in Ogliastra risalgono allo scorso 24 gennaio, quando l’intervento era stato effettuato nei territori di Baunei e sempre a Urzulei. Erano stati 99 i maiali allo stato brado illegale, privi di controlli sanitari, non registrati e di ignota proprietà, ad essere stati abbattutti. Nel dettaglio, 35 suini erano a Baunei nelle località Ginnirco e Golgo, mentre 64 a Urzulei, in località Telettottes Codula, Funtana Nigola e Cuile Dud. «L’Unità di Progetto – viene sottolineato – ricorda che le procedure per la regolarizzazione sono estremamente semplificate e invita quindi i detentori di animali non registrati a sanare la propria situazione recandosi negli uffici Suap del Comune di appartenenza dando così avvio all’emersione dalla condizione di abusivismo».(l.cu.)