La Nuova Sardegna

Nuoro

Barca a vela in fiamme tedesco salvo per miracolo

di Sergio Secci
Barca a vela in fiamme tedesco salvo per miracolo

È un medico 70enne, quando è scoppiato l’incendio dormiva in cabina A svegliarlo l’odore acre del fumo che aveva invaso l’imbarcazione

22 febbraio 2018
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SINISCOLA. Un medico di origine tedesca ha rischiato di morire soffocato o arso dalle fiamme al porto di La Caletta. Dormiva all’interno della sua barca a vela, quando l’odore acre del fumo che ormai aveva invaso totalmente la cabina, lo ha svegliato. Il medico è riuscito a mettersi in salvo prima che “Natascha” la sua barca di dodici metri andasse completamente distrutta.

Si è salvata, infatti, solo la struttura esterna in metallo, tutto ciò che si trovava all’interno, compresa l’attrezzatura e l’arredamento, è invece andato in cenere.

L’episodio che poteva avere ben più gravi conseguenze, si è verificato intorno alla mezzanotte di martedì nel pontile “M” del centro servizi. Il medico, un arzillo settantenne che da tanti anni trascorre le vacanze nella frazione balneare della Caletta, era andato a dormire da qualche ora quando il guardiano del circolo nautico e alcuni pescatori, hanno notato la colonna di fumo e le prime fiamme che avvolgevano l’imbarcazione.

L’allarme è scattato immediatamente: sul posto, sono arrivati i vigili del fuoco e gli uomini della guardia costiera che si sono avvicinati via mare con l’imbarcazione CP802 alla barca a vela.

Mentre i vigili con potenti getti d’acqua, hanno cercato di domare le fiamme, gli ormeggiatori del centro servizi e quelli del circolo hanno spostato le altre barche per evitare il propagarsi delle fiamme.

Nel frattempo, l’uomo visibilmente scosso è stato soccorso e messo in sicurezza ma per l’imbarcazione, non c’è stato nulla da fare. Tutto ciò che si trovava a bordo, è stato distrutto dalle fiamme. Ciò che resta dell’imbarcazione verrà demolito.

Gli uomini dell’ufficio locale marittimo, hanno immediatamente aperto un’inchiesta e sentito il proprietario della barca. Si propende per le cause accidentali anche se, ovviamente, non si escludono altre ipotesi. All’origine del rogo potrebbe esserci un corto circuito.

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