La Nuova Sardegna

Nuoro

Raccolta differenziata, la città scende sotto il 60%

di Paolo Merlini
Raccolta differenziata, la città scende sotto il 60%

Il Comune più virtuoso nell’intera provincia è Orosei, che sfiora l’87 per cento In coda Lodè e Torpè, senza ecocentro. Ai primi posti i paesi del Mandrolisai

27 febbraio 2018
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NUORO. Il Comune più virtuoso? Orosei, con l’86,72 per cento. Il meno ecologico? Lodè, al 40,3%, ex aequo con Torpè, con cui condivide il servizio. E Nuoro? Non da maglia nera, comunque tendente al basso, con il 58,08%. Le percentuali si riferiscono alla racconta differenziata nei comuni della provincia di Nuoro, Ogliastra compresa, e sono contenute nel rapporto annuale sulla raccolta dei rifiuti, incentrato sulla capacità di ciascun comune di differenziare quanto più possibile. Lo ha appena pubblicato la Provincia nel proprio sito e mette insieme i dati dei 74 comuni del territorio.

Un rapporto, estremamente interessante pur non essendo commentato, che presenta la raccolta dei rifiuti in un quadro analitico ben preciso e articolato, offrendo spunti di riflessione. Si viene così a scoprire che la percentuale della raccolta differenziata nell’intera provincia è 67,60%, dato che su scala regionale è inferiore solo all’Oristanese. Complessivamente i 211.989 abitanti producono 71 mila tonnellate di rifiuti l’anno, pari a 336 chili per abitante. La buona notizia è che si tratta del valore più basso su scala regionale: gli abitanti della provincia di Sassari, per esempio, producono ben 520 chili l’anno, dato peraltro appena superiore alla media pro capite nazionale.

E Nuoro città? Non se la passa molto bene, come abbiamo visto e come ammette lo stesso assessore all’Ambiente Giuliano Sanna: «È una delle ragioni per cui dal prossimo anno il servizio di raccolta passerà dall’attuale formula pubblico-privata a una gestione totalmente comunale». Di sicuro la percentuale di differenziata, che secondo i dati del rapporto della Provincia è ferma al 58 per cento (riferita al 2016), sta diminuendo anziché crescere, come si potrebbe ipotizzare visto che il servizio di raccolta porta a porta è attivo ormai da diversi anni. In Comune il problema è noto e si sta cercando di correre ai ripari: in attesa del nuovo appalto, sensibilizzando maggiormente i cittadini sullo smaltimento corretto dei rifiuti, ma anche utilizzando un pugno un po’ più duro verso coloro che non attuano correttamente la raccolta differenziata, per non parlare dei tanti abusivi. Di sicuro c’è che la percentuale del 74% sbandierata appena un anno fa proprio dall’assessore all’Ambiente Giuliano Sanna è lontana dalla realtà.

Nell’attesa, non resta che guardare all’esempio che arriva dai comuni virtuosi, tra i quali spicca Orosei, che sfiora l’87 per cento. Con oltre settemila abitanti, il centro turistico per eccellenza della Baronia ha migliorato la sua performance di ben 4,39 punti in un anno. In totale i comuni che si collocano sopra la soglia dell’80 per cento, un dato di per sé eccezionale (si pensi che la media europea è 37%), sono diciotto. Molti sono comuni montani e in particolare del Mandrolisai: Aritzo, Atzara, Austis, Sorgono, Ortueri. In quota c’è anche Desulo, mentre nella costa insieme con Orosei spiccano Tortolì (83,17%), Siniscola (83,36) e Posada (81,15). Va decisamente male invece Dorgali con il 49,74.

E i peggiori in assoluto? Il caso di Lodè e Torpè, con un misero 40 per cento, è abbastanza isolato, anche se il sindaco del secondo centro, Omar Sanna, una spiegazione ce l’ha, e riguarda anche il vicino Lodè (usufruiscono di un appalto unico insieme con Posada), ed è la mancanza di un ecocentro, servizio di cui entrambi i paesi si stanno per dotare. «Conoscevamo il problema – dice Sanna – a brevissimo apriremo l’impianto di Adu Entu, dove si potrà procedere alla differenziazione dei rifiuti, e contiamo di migliorare in tempi brevi la nostra percentuale, visto che la raccolta porta a porta funziona bene e la società è la stessa di Posada».

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