La Nuova Sardegna

Nuoro

Progetto LavoRas, 500 nuovi occupati in provincia di Nuoro

Francesco Pirisi
Progetto LavoRas, 500 nuovi occupati in provincia di Nuoro

Nel 2018 i 72 Comuni della provincia dovranno dividersi 6 milioni di euro, pari a un contributo di 12.300 euro a persona

02 marzo 2018
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NUORO. Mezza giunta regionale ieri ha presentato in città il piano "LavoRas", per dare un po' di ossigeno in un terra di disoccupati. Fondi per 270 milioni, da qui al 2020, che rappresenterà l'ultimo anno di esercizio del programma. Il 2018 è il più ricco con una dotazione di 127 milioni. All'interno i 46 milioni per i cantieri, per i quali proprio oggi la giunta presieduta da Francesco Pigliaru (ieri assente all'incontro per via di un impegno romano) farà la deliberazione definitiva. Nei 72 comuni della provincia di Nuoro la cifra disponibile per i cantieri si aggira sui 6 milioni, che consentiranno di occupare per almeno 8 mesi 500 persone oggi senza un lavoro e un reddito.

Nella sala "Lilliu" dell'Isre la prima uscita dunque di "LavoRas", che arriva a oltre 20 anni dal precedente piano straordinario. Stacco temporale importante, tanto da giustificare i toni anch'essi da tappa storica da parte del vice presidente, e assessore della Programmazione, Raffaele Paci, e dei colleghi del Lavoro, Virginia Mura, e degli Enti locali, Cristiano Erriu. Supportati nell'illustrazione da Gian Luca Cadeddu, responsabile della cabina di regia di "LavoRas". Per capire e proporre a Nuoro sindaci e assessori comunali di ogni area dell'isola. Tanti dei quali soddisfatti. A iniziare dal padrone di casa, Andrea Soddu, al tavolo della presidenza anche come responsabile del Cal, il Consiglio delle autonomie locali. Questa il suo pensiero: «La Regione ha ascoltato il grido di disperazione arrivato dalle diverse parti dell'isola e questo intervento consente di dare importanti risposte».

Non tutti però sono persuasi che la ricetta alla fine funzionerà. Francesco Mura, primo cittadino di Nughedu Santa Vittoria, ai limiti dell'Omodeo: «Siamo uno dei 31 centri urbani destinati, secondo le statistiche, a scomparire entro il 2050. Credo che se questo lo si vuole evitare gli interventi non si possano limitare a qualche cantiere, ma vanno pianificate azioni strutturali». Dai banchi della presidenza Paci, Mura ed Erriu insistono nel rappresentare un quadro rassicurante e del quale garantiscono bontà per l'oggi e anche per il domani, almeno per quello prossimo. Tanto che questa mattina si ritroveranno in giunta per l'approvazione definitiva. Nella stessa seduta all'esame anche la terza "tranche" del piano, destinato alle politiche attive, ossia a sostenere con finanze dirette le imprese che assumono soprattutto giovani.

«Intervento rimasto per ultimo, considerato che c'era l'opportunità di collegarci agli incentivi all'occupazione previsti dallo Stato», spiga l'assessora Mura. La stessa esponente dell'amministrazione Pigliaru aggiunge che «i fondi non sono per i comuni, ma per i disoccupati, affinché possano rientrare nel mercato del lavoro. Questo per i cantieri. Ma la stessa filosofia vale per gli incentivi alle imprese. Da non dimenticare che la prima quota di risorse del piano, per 21 milioni, è stata destinata ai cantieri comunali già attivi».

Altro punto che viene rimarcato è il beneficio anche collettivo, quello che Raffaele Paci chiama «la crescita del capitale e della ricchezza nei territori e nelle comunità per via delle molte opere, dall'infrastrutturazione alla cura dell'ambiente e sino alla valorizzazione del patrimonio culturale, che si potranno realizzare». I tre assessori riescono anche a stupire, con l'annuncio dei tempi veloci di attuazione, in barba alla proverbiale macchinosità della burocrazia regionale. Tanto che entro marzo Insar (l'ente in house della Regine) aprirà i bandi per i progetti dei cantieri. I Comuni avranno 30 giorni per presentarli. Dopodiché si firmerà la convenzione e si potrà avere la prima quota del 30 per cento del finanziamento. Poi, ancora, la metà delle somme, nel momento in cui il cantiere aprirà. Il saldo alla chiusura. Per gli interventi presentati all'interno delle unioni di comuni è prevista la premialità.

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