La Nuova Sardegna

Nuoro

Oniferi, battaglia contro il tempo pieno a scuola

di Michela Columbu
Oniferi, battaglia contro il tempo pieno a scuola

Le famiglie dei bambini che frequenteranno la prima classe vogliono le 30 ore Il preside però non intende cedere alla richiesta: «Così si perderà un insegnante»

08 marzo 2018
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ONIFERI. È braccio di ferro a Oniferi tra le mamme dei bambini che l’anno prossimo frequenteranno la prima classe della scuola primaria e il preside dell'istituto comprensivo di Orani, di cui Oniferi fa parte, Giuseppe Carta. «Da una parte ci sono le mamme che hanno fatto richiesta per l'anno prossimo di un carico massimo di 30 ore settimanali – spiega la prima cittadina Stefania Piras – e dall’altra il dirigente scolastico che non vuole cedere alla richiesta delle famiglie».

Un cambiamento rispetto all’anno in corso dove ne sono previste 40, il cosiddetto tempo pieno, che si svolge dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 fino alle 16,30. A inizio dell’ultimo trimestre scolastico, a iscrizioni ormai definite, si iniziano infatti a delineare i contorni del prossimo anno 2018/2019. La programmazione infatti e gli equilibri scolastici si iniziano a vedere sin da ora, con dirigenti e istituti comprensivi che devono fare il punto su come saranno classi e numeri di alunni che frequenteranno. Un calcolo vitale per avviare le attività dove entrano in ballo non solo i giovani destinatari del servizio, sempre di meno specie nei piccoli paesi, ma anche il tempo pieno o parziale con il relativo numero delle ore, e i servizi scolastici connessi come la mensa ad esempio che a Oniferi sarebbe garantita anche nel caso delle 30 ore. Un impegno che vede coinvolti inevitabilmente anche le amministrazioni comunali, in prima linea nel garantire la qualità del servizio che scuole così piccole rischierebbero di perdere. A Oniferi, centro di poco più di 900 abitanti, sono circa 50 i frequentanti e proprio per questo il Municipio sostiene la didattica con un contributo economico destinato a due maestre impegnate nell'attenuare i disagi derivati dalle pluriclassi. Il grande edificio scolastico ospiterà per il prossimo anno una ventina di bambini nella scuola primaria divisa appunto in due pluriclassi, un’altra ventina di piccoli della scuola materna, e solo 10 per la scuola media.

Numeri con cui ogni anno ci si deve destreggiare per garantire appunto il servizio e quella qualità dell’insegnamento vero e proprio ago della bilancia negli equilibri della didattica. A Oniferi è proprio la pluriclasse il cruccio delle mamme che chiedono una riduzione a 30 delle ore settimanali nella scuola primaria.

«Secondo i genitori infatti – spiega ancora la sindaca – la frequenza in pluriclasse è qualcosa che grava in maniera maggiore nell’impegno quotidiano dei piccoli e 40 ore settimanali sono troppe sopratutto per i piccoli della prima. I genitori hanno chiesto l'avvio dell'anno a 30 ore proprio perché nel modulo di iscrizione che hanno compilato, questo gli è permesso, e non stanno contravvenendo ad alcuna regola, ma il preside Carta sostiene che non le concederà, adducendo come motivazione il fatto che una maestra dovrà stare a casa. Il risultato è che la richiesta delle famiglie viene rigettata con motivazioni che non consideriamo sufficienti».

Intanto questo pomeriggio è previsto un nuovo incontro tra il dirigente e le famiglie.

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