automobilista ricorre in cassazione
Incidente al ponte di Oloè la Provincia non ha colpe
NUORO. Un brutto incidente sulla provinciale 46 che si conclude con una lunga e complessa vicenda giudiziaria. E con una sentenza della Cassazione che, per una volta, dà ragione alla Provincia di...
11 marzo 2018
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NUORO. Un brutto incidente sulla provinciale 46 che si conclude con una lunga e complessa vicenda giudiziaria. E con una sentenza della Cassazione che, per una volta, dà ragione alla Provincia di Nuoro alleggerita dall’accusa di non essere intervenuta tempestivamente sulla carreggiata resa sdrucciolevole dall’uva pestata caduta in gran quantità sul manto stradale. La recente sentenza ha decretato l’inammissibilità del ricorso presentato da un’automobilista che dopo aver citato in giudizio l’amministrazione provinciale e aver vinto il primo grado del giudizio nel procedimento civile di fronte al tribunale di Nuoro, in Appello, a Sassari, si era vista rigettare l’istanza facendo ricorso in terzo radio. A settembre scorso arriva, infine, la sentenza della corte di Cassazione che ha sancito l’inammissibilità del ricorso e condannato la ricorrente a pagare le spese legali.
La vicenda ha preso l’avvio nel settembre del 2010. La donna a bordo della sua utilitaria, una Renault Clio, all’altezza del chilometro 7, a poca distanza dal ponte di Oloè (ancora chiuso dopo il tragico crollo avvenuto il 18 novembre del 2013 e costato la vita al poliziotto di Urzulei Luca Tanzi) perde il controllo dell’automobile e finisce fuoristrada. Ingenti sono i danni riportati dalla vettura e gravi le lesioni subite dalla donna.
L’automobilista ha ritenuto che l’incidente fosse avvenuto per colpa (esclusiva) della Provincia, la quale che non aveva provveduto a ripulire la strada, e ha dato ad un avvocato per rappresentarla in aula. Dopo quasi otto anni la Cassazione ha deciso invece di ratificare verdetto del giudice di secondo grado – il cui giudizio in quella sede non è sindacabile – che aveva ritenuto che nessuna responsabilità potesse esser attribuita all’amministrazione provinciale per quanto accaduto.
Anche perchè dopo la caduta in strada dell’uva nessuno aveva mai avvisato la Provincia di Nuoro del pericolo incombente.
La vicenda ha preso l’avvio nel settembre del 2010. La donna a bordo della sua utilitaria, una Renault Clio, all’altezza del chilometro 7, a poca distanza dal ponte di Oloè (ancora chiuso dopo il tragico crollo avvenuto il 18 novembre del 2013 e costato la vita al poliziotto di Urzulei Luca Tanzi) perde il controllo dell’automobile e finisce fuoristrada. Ingenti sono i danni riportati dalla vettura e gravi le lesioni subite dalla donna.
L’automobilista ha ritenuto che l’incidente fosse avvenuto per colpa (esclusiva) della Provincia, la quale che non aveva provveduto a ripulire la strada, e ha dato ad un avvocato per rappresentarla in aula. Dopo quasi otto anni la Cassazione ha deciso invece di ratificare verdetto del giudice di secondo grado – il cui giudizio in quella sede non è sindacabile – che aveva ritenuto che nessuna responsabilità potesse esser attribuita all’amministrazione provinciale per quanto accaduto.
Anche perchè dopo la caduta in strada dell’uva nessuno aveva mai avvisato la Provincia di Nuoro del pericolo incombente.