La Nuova Sardegna

Nuoro

Rottura della condotta disagi in tutta la Baronia

di Sergio Secci
Rottura della condotta disagi in tutta la Baronia

Da Siniscola a Posada fino a Budoni e San Teodoro senza un filo d’acqua Sotto accusa la tubatura in cemento amianto che alimenta la fascia costiera 

16 marzo 2018
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POSADA. Due rotture della condotta foranea nell’arco di ventiquattro ore e tutta la costa che va dalle campagne di Siniscola a Budoni resta senz’acqua. Pesanti i disagi per gli abitanti dei centri interessati che hanno fatto la fila con i bidoni di fronte all’autobotte che Abbanoa ha posizionato in piazza Rockefeller a Posada o sono stati costretti a spostarsi alle fontanelle dei centri vicini per fare scorte d’acqua. Sotto accusa, per l’ennesima volta, la tubazione in cemento amianto che dall’acquedotto di Frunch’e Oche alimenta la fascia costiera fino a San Teodoro.

Dopo aver fatto fronte a un primo guasto avvenuto nella notte di martedì, le squadre di Abbanoa sono dovute intervenire d’urgenza in un altro punto interessato da un’ulteriore rottura.

«Gli interventi sono stati particolarmente complessi a causa della natura accidentata del terreno e dalla difficoltà d’accesso» dicono i responsabili del gestore idrico.

I tratti di condotta interessati, tra l’altro, sono composti da una doppia tubatura con scelte progettuali risalenti alle precedenti gestioni del servizio idrico che mostrano tutti i limiti, sia nelle ormai continue rotture sia nella complessità dei lavori di riparazione di cui necessitano.

In attesa di concludere i lavori di riparazione, è stato attivato il potabilizzatore stagionale di Posada per consentire di ripristinare l’erogazione idrica in tempi più rapidi nel centro abitato. Il riempimento dell’acquedotto, invece, avverrà in maniera graduale per evitare pericolosi sbalzi di pressione che potrebbero creare ulteriori rotture.

«Siamo stanchi di questa situazione e chiediamo, per l’ennesima volta, l’avvio dei lavori per la completa sostituzione della condotta foranea – dice il vicesindaco di Posada, Giorgio Careddu – Abbanoa deve poi utilizzare il serbatoio da 150mila litri realizzato a Monte Idda che nel caso di guasti, garantirebbe al paese cinque giorni di approvvigionamento d’acqua. Sta per arrivare la stagione turistica e non possiamo prendere di ospitare i turisti senza un servizio primario come l’acqua potabile. Il gruppo di protezione civile composto da volontari, continua a lavorare senza sosta per far fronte ai disagi di tutti ma non si può andare avanti in questo modo».

«Per i mesi estivi – aggiunge il vice sindaco – chiediamo inoltre un presidio fisso al potabilizzatore; non accetteremo più disservizi continui visto che i nostri concittadini pagano prezzi altissimi per avere l’acqua. Un altro problema – conclude Giorgio Careddu – è quello della scarsità di risorse: da anni chiediamo alla Regione e agli enti preposti che venga pulito il fondale della diga, togliendo fango e detriti, si potrebbero invasare una decina di milioni di metri cubi in più». Intanto Abbanoa ha comunicato la conclusione della riparazione con il riavvio graduale dell’acquedotto.

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