La Nuova Sardegna

Nuoro

Rifugiati, 470 in arrivo ospitati in 12 agriturismi

di Valeria Gianoglio

La prefettura pubblica la graduatoria delle strutture che li ospiteranno per 2 anni Sono imprese del Nuorese e dell’Ogliastra. L’importo totale è di 28 milioni di euro

19 marzo 2018
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NUORO. Ne erano attesi 1000, ne arriveranno poco meno di 500, circa 470, e dal prossimo primo aprile sino al 31 marzo 2020 – con una possibilità di proroga di altri tre mesi – saranno ospitati in dodici alberghi, agriturismi e strutture ricettive sparse tra il Nuorese e l’Ogliastra. Solo Nuoro città sarà esclusa perché il Comune da tempo ha aderito al bando “Sprar” che punta sul sistema di micro-accoglienza diffusa nelle case messe a disposizione dai privati.

Proprio in questi giorni, infatti, dopo mesi di ricerca e un complesso iter legato a un grosso appalto ministeriale da 28 milioni e 770mila euro in totale, la prefettura ha pubblicato la graduatoria definitiva delle strutture ricettive selezionate, in base alle domande e all’offerta più vantaggiosa dal punto di vista economico, per ospitare i cittadini extracomunitari che hanno richiesto asilo o che hanno lo status di rifugiati.

Le strutture selezionate sono dodici, tra agriturismo, fattorie didattiche, alberghi e imprese agricole della Barbagia e dell’Ogliastra, che hanno deciso già da tempo di convertire una parte della loro attività all’accoglienza dei migranti. Sono, in ordine di graduatoria dal primo, la cooperativa Alea di Tortolì, la coop sociale Opportunity di Girasole, la società Pala Rana di Sadali, la Gesar srl di Aritzo, la Situr snc di Tertenia, l’agriturismo Monte ’e Susu di Tonara, l’agriturismo S’Erularju di Olzai, l’agriturismo Donnedda, di Sarule, la Smalgest srl di Ilbono, l’agriturismo Oasi del benessere di Ilbono, l’agriturismo di Tidu, a Teti, e l’agriturismo di Susan Secci sempre a Teti. L’Ogliastra e i paesi dell’interno, dunque, in questa graduatoria la fanno da padrone.

Toccherà a loro, dal prossimo mese e quantomeno per i successivi due anni – con possibilità di proroga fino al 30 giugno 2020 – occuparsi dell’accoglienza e ospitalità, nelle loro strutture, dei circa 470 stranieri richiedenti asilo destinati alla provincia di Nuoro secondo il piano nazionale di ripartizione dei rifugiati disposto dal ministero dell’Interno. In base ai posti messi a disposizione da ogni struttura selezionata dalla prefettura nuorese, l’agriturismo che potrà ospitare più rifugiati è il “Monte ’e Susu” di Tonara che ha ben 149 posti per i migranti, seguito dalla società Pala Rana di Sadali con 80 posti messi a disposizione.

Per ogni richiedente asilo ospitato, in base all’appalto predisposto con cura dall’ufficio territoriale del governo guidato dal prefetto Carolina Bellantini, l’albergo o agriturismo riceverà un rimborso che si aggira sui 34 euro giornalieri per ogni cittadino extracomunitario accolto e seguito. L’importo giornaliero e per persona posto a base di gara, infatti, era di 35 euro, ma le offerte sono andate a ribasso, come previsto dalla gara d’appalto, e tra i selezionati c’è stato anche chi si è detto disponibile a gestire il servizio con un ribasso, rispetto ai 35 euro iniziali, del 3 per cento.

Le dodici strutture, dunque, ora ci sono e in base ai termini dell’appalto, dovranno anche avviare da subito il loro servizio. Tutte, del resto, finora hanno già svolto funzioni simili e hanno accumulato una ricca esperienza nel settore. Ai rifugiati che ospiteranno nella loro struttura, le imprese selezionate dovranno fornire diversi servizi: non solo, ovviamente, il cibo e l’alloggio, ma anche l’accompagnamento giuridico, l’assistenza sanitaria e quella di tipo psicologico.

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