La Nuova Sardegna

MACOMER. Si terrà questa mattina nell’aula consiliare di Suni l’incontro tra il direttore generale di Anas Valter Bortolan, l’assessorato regionale ai Lavori pubblici e i sindaci dei territori del Marghine e della Planargia. Sul tavolo ci sono le richieste di intervento sulla trasversale sarda 129 bis che collega Macomer ai comuni della Planargia, importante via d’accesso ai gioielli turistici della costa sulla quale, soprattutto nel periodo estivo, si registra un grande afflusso di traffico, ma anche tratta obbligata per tutti coloro che la percorrono quotidianamente per recarsi a lavoro da Bosa a Macomer e viceversa.

In particolare, all’attenzione ci sono due specifici rettilinei considerati pericolosi: procedendo in direzione Bosa, uno è quello che si snoda dalla fine della circonvallazione di Sindia fino l’ingresso di Suni, l’altro tra la zona industriale di Suni e la strada ferrata. A restare fuori dal confronto di oggi sarà invece la famosa circonvallazione di Sindia, ossia i neanche 7 chilometri di strada che consentono di tagliare l'abitato di Sindia dal percorso per raggiungere la Planargia e nei quali si può transitare solo a passo d’uomo, non superando la velocità massima imposta di 30 km orari.

I finanziamenti per sanare il tratto più dissestato della trasversale infatti ci sono già, ma la Provincia di Nuoro non ha ancora provveduto a pubblicare il bando per appaltare i lavori.

La necessità di un sopralluogo urgente da parte di Anas presso la 129 bis era stata avanzata ufficialmente dal sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu nel corso della riunione convocata a Cagliari per affrontare un'altra questione impellente, ossia i drammatici problemi di sicurezza che caratterizzano la strada statale 129 che unisce Nuoro a Macomer.