La Nuova Sardegna

Nuoro

Parco di Tepilora, ritorna l’aquila scomparsa dal ’78

di Sergio Secci
Parco di Tepilora, ritorna l’aquila scomparsa dal ’78

Posada, nei prossimi mesi saranno rilasciati 25 esemplari di “s’abilastru” Il progetto è sostenuto anche da Forestas e Istituto per la protezione ambientale

21 marzo 2018
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POSADA. L’ultimo avvistamento risale al 1978, L’aquila del Bonelli (Aquila fasciata), si è ormai estinta in Italia e se sino alla metà del secolo scorso ne nidificavano almeno una quarantina di coppie, una ricerca del Wwf nel 1985, ha permesso di accertare che ormai S’abilastru così veniva comunemente chiamato, era ormai scomparso dai nostri cieli. Con un ponte aereo dalla Spagna al parco regionale di Tepilora, presto l’aquila del Bonelli, potrà ripopolare il territorio della provincia di Nuoro. Nei prossimi cinque anni, saranno infatti rilasciate almeno 25 esemplari di questo maestoso rapace. Il progetto è stato avviato nello scorso mese di ottobre grazie al progetto Life, in collaborazione con Forestas e venerdì scorso a Cagliari, è stata firmata la convenzione tra l’agenzia regionale e l’istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale. Si opererà grazie al progetto Life “Aquila -Life” che persegue l’incremento dell’areale di distribuzione di questo raro rapace nel mediterraneo e il recupero della specie classificata in Italia a pericolo critico di estinzione. Il lavoro sarà coordinato dal “grupo para la rehabilitación de la fauna autóctona y su hábitat”) una Ong spagnola che si occupa di conservazione della natura anche attraverso il recupero di fauna in difficoltà e programmi di captive breeding. Il progetto avrà una durata di cinque anni coinvolgendo altri partner spagnoli e francesi con il rilascio in Sardegna di almeno 25 esemplari, provenienti dalla rete di allevamenti spagnoli e francesi e in particolare il centro Grefa Majadahonda di Madrid, utilizzando l’ormai sperimentata tecnica dell’hacking all’interno di voliera di ambientamento. Si tratta di un'operazione molto delicata per la quale saranno impegnati i tecnici dell’Agenzia Forestas affiancati dagli specialisti del Grefa e dai colleghi dell’Ispra. «Si tratta di un progetto molto importante – dice il neo presidente del parco Tepilora, Roberto Tola – La scelta dell’area del parco per la reintroduzione dell’aquila fasciata dimostra che il nostro territorio, ha delle peculiarità ambientali eccezionali. Noi per nostro conto. Ci metteremo a disposizione di Ispra e Forestas per far si che il progetto vada a buon fine».

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