La Nuova Sardegna

Nuoro

"Caro presidente Pigliaru sono senza lavoro e la fame non aspetta"

Federico Sedda
Lo stabilimento Legler di Macomer
Lo stabilimento Legler di Macomer

Ottana, una lettera accorata di Maria Loredana Angioi ex operaia Legler al governatore della Regione: da due anni lei, il marito e altre decine di lavoratori aspettano i soldi, stanziati nella legge finanziaria e bloccati da un inghippo burocratico

22 marzo 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OTTANA. «Come è possibile andare avanti in questa condizione di profondo disagio sociale ed economico, dove sempre devo chinare il capo con profondo senso di sconforto e disperazione?». È una domanda angosciante quella che pone Maria Loredana Angioi (leggi la lettera in prima pagina sul giornale in edicola e nella versione digitale), 50 anni, ex operaia della ex Legler di Ottana, una dei 130 lavoratori tessili esclusi dalla mobilità in deroga perché, a dicembre del 2016, a causa dei tempi ristretti, non fecero in tempo a presentare la domanda tramite il sistema informatico regionale.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.16622630:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16622630:1653486590/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Una domanda drammatica che Maria Loredana, sposata con Raffaele Casu, un ex operaio della Cartonsarda, anche lui tra i 130 ex tessili rimasti senza lavoro e senza reddito, non pone a se stessa, ma al presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru, al quale ha scritto una lettera che gronda angoscia e disperazione da ogni riga. «Egregio presidente - scrive l'ex operaia che vive a Ottana con la famiglia - dopo vari solleciti via sms, e-mail e diversi incontri senza risposta, ho deciso di scriverle questa lettera. Sono una lavoratrice ex Legler che aveva creduto a ancora crede nella sua parola. Mi riferisco alla questione dei 130 lavoratori esclusi da ogni tipo di sostentamento». «Come è possibile andare avanti in questa condizione?» scrive a Pigliaru Maria Loredana. «La fame e i bisogni quotidiani non aspettano»

Il presidente Pigliaru una soluzione l'aveva trovata inserendo nella finanziaria regionale duemilioni e 350 mila euro da destinare al pagamento della mobilità per i 130 ex tessili rimasti fuori dalla deroga, ma un impedimento burocratico dell'assessorato regionale al Lavoro impedisce ancora dopo due anni di erogare questi soldi. Da qui la disperazione di Maria Loredana e dei lavoratori come lei

Il servizio completo sul giornale in edicola e nella versione digitale

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative