La Nuova Sardegna

Nuoro

Allarme maltempo: sgomberate le case vicine al Maccheronis

di Sergio Secci
Allarme maltempo: sgomberate le case vicine al Maccheronis

Ordinanze dei sindaci di Torpè e Posada per l’allerta gialla Misure di sicurezza dopo la chiusura delle paratie della diga

25 marzo 2018
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TORPÈ. Il codice giallo emanato dalla protezione civile, ha fatto scattare l’allarme nella piana a valle del Maccheronis dove a causa della concessione all’invasamento dei 22 milioni di metri cubi d’acqua sono previste stringenti misure di sicurezza. I sindaci di Torpè e Posada, hanno emesso l’ordinanza di sgombero della abitazioni ubicate nei pressi del fiume mentre è stata disposta anche l’ordinanza di chiusura della strada provinciale che dalla Statale 125 porta verso la frazione di Concas. I provvedimenti resteranno in vigore sino a quando le condizioni meteo si saranno ristabilite e verrà revocato il codice giallo. In entrambi i paesi sono stati attivati i Coc, come disposto in caso di codice giallo dopo la chiusura delle paratie della diga.

Le abbondanti piogge, intanto, hanno fatto tirare un sospiro di sollievo agli agricoltori baroniesi. L’invaso del Posada è infatti arrivato al massimo della sua portata e nelle scorse settimane, sono state aperte le paratie per far defluire a mare i milioni di metri cubi d’acqua in eccesso. La decisione presa a Cagliari di consentire alla diga di Maccheronis di invasare la quantità d’acqua massima consentita pari a circa 22,1 milioni di metri cubi consentirà quindi di programmare senza problemi la stagione irrigua e di dare il via libera alla fornitura di acqua potabile alla costa di Siniscola, Posada e Budoni. Protezione civile, Arpa, Enas, Consorzio di bonifica, Adis, Unica e tecnici dell’assessorato regionale, hanno accolto le richieste del presidente del Consorzio, Ambrogio Guiso e dei sindaci di Posada e Torpè per evitare di gettare a mare la preziosa risorsa, modificando a titolo sperimentale il piano di laminazione statica e consentendo di portare il livello dell’invaso sino alla quota massima autorizzabile. «Nei primi giorni del prossimo mese – spiega il presidente Guiso – valutata la capacità di acqua presente in diga, avvieremo la programmazione irrigua per la prossima stagione estiva disponendo per gli agricoltori le misure da intraprendere per i campi». I consorziati dovranno quindi indicare il tipo di coltivazione e le modalità di irrigazione che si intendono utilizzare per le colture estive. A breve, inoltre, potrebbero riprendere i lavori per il completamento delle paratie della diga.

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