La Nuova Sardegna

Nuoro

Una settimana di festa per la Nuorese

di Francesco Pirisi
Una settimana di festa per la Nuorese

Oggi il raduno delle vecchie glorie con i tifosi e l’attuale presidente Artedino. Atteso l’arrivo di Gian Franco Zola

30 marzo 2018
4 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Sulla parete del Bar dello sportivo la Nuorese calcio nelle formazioni che hanno fatto la storia del club, prossima ai 90 anni. Bacheca preparata per la settimana dedicata ai colori verdazzurri. Tanto che questo pomeriggio molti dei protagonisti di quella vicenda sportiva si ritroveranno nel locale di via Mannironi, insieme ai tifosi e ai dirigenti attuali della società, con in testa il presidente Michele Artedino. Potrebbe esserci anche Gian Franco Zola, il fantasista di Oliena alla Nuorese nella metà degli anni ’80, prima di una carriera che l’ha portato sino alla nazionale maggiore, e a vestire le maglie del Napoli di Maradona, del Chelsea di Londra, oltreché del Cagliari.

Tra gli organizzatori della manifestazione l’ex portiere Antonello Stocchi, insieme ai vecchi compagni Francesco Mingioni e Sergio Branca. Tutti insieme perché parte di una formazione che è stata non solo un club sportivo. Il pensiero di Stocchi: «La Nuorese per ogni giovane della città e del circondario era quasi un sogno. Così come rappresentava un privilegio giocare sul prato del Quadrivio».

Sessantenne, originario di Gavoi, l’ex portiere quella maglia l’ha indossata a partire dal 1975, dopo le prime parate tra i giovanissimi del Csen Atletico Nuoro. Si è dentro il decennio ininterrotto di partecipazione alla Quarta serie nazionale, dopo la promozione dietro la guida di Palleddu Degortes, tecnico di Olbia, appassionato e incline anche all’ira. Un nome su tutti, quello della punta Antonello Stellino, è scritto in quelle pagine della storia verdazzurra. Dopo Degortes, Mariano Dessì e Renzo Capellaro, sardo di adozione, soprattutto per avere contribuito a portare in A il Cagliari, con le Riva, e preso parte alle prove ultime per lo scudetto dei rossoblù. Si alterna sulla panchina anche Valentino Persenda. Guiderà una formazione di valore, che lancia il sedicenne Pietro Paolo Virdis, originario di Sindia, e con biglietto pronto per una carriera nei piani nobili del calcio, dal Cagliari del dopo-Riva, al Milan di Berlusconi, con in mezzo alcune stagioni alla Juventus. Nei ricordi di Stocchi e dei tifosi, la Nuorese di quegli anni porta i segni di un imprenditore-presidente, Fulvio Bonaccorsi, e in campo del capitano Chicco Piras, arrivato a Nuoro dal Cagliari, dove ha fatto parte della Primavera e della formazione De Martino, che costituisce l’anticamera della prima squadra. «Ha vestito per 20 anni la casacca della Nuorese, ma poteva ambire a categorie superiori», spiega l’ex compagno e amico, Stocchi.

«Un giovane nato per giocare al calcio, in grado di dettare i tempi della squadra e colpire l’avversario con tiri magistrali. L’uomo era di eguale valore, molto vicino ai giovani». La Nuorese in diverse annate è lì, lì per fare il passaggio in serie “C”, ma spesso ci si blocca nelle ultime gare, per far trionfare ora l’Olbia, o il Latina o ancora la Viterbese. La Nuoro sportiva sussurra che a mancare è la volontà della dirigenza. Stocchi conferma: «Credo non se la sentissero di fare il passo, più che altro per una questione economica». L’occasione più ghiotta tra l’altro è precedente. Porta alla stagione 1962-63. La società è da alcuni anni fissa nel torneo nazionale, dopo il tempo della collocazione nei confini isolani vissuta a partire dalla fondazione, nel 1930. Nuorese, Tempio ed Empoli sono dentro una manciata di punti. Tanto che servirà uno spareggio. Sul neutro di Genova per giocarsi la promozione con i toscani ci arrivano però i Galletti galluresi, che battono i verdazzurri nell’ultima giornata del torneo. Il pubblico del Quadrivio in ogni caso ha ammirato una tra le formazioni più belle di sempre, con i locali Pasquale Catte, Peppino Capelli e Franco Frogheri, guidati in panchina da Ugo Starace. La “C” (ma è diventata quarta serie) arriverà alla metà degli anni ’80.

Antonello Stocchi è sempre nella rosa: «Molte individualità, a iniziare dagli ex Torres Palmisano, Canessa Gasbarra, Brundu e Demarcus, voluti a Nuoro dal mister Vanni Sanna». Il torneo è condizionato però da un’indagine giudiziaria, extra-calcistica che ha coinvolto il presidente Armando Bellodi. Si riscende tra i dilettanti, anche se il girone di ritorno è di alto valore, grazie alla sapienza calcistica di Chicco Piras, “tagliato” da Sanna e riportato in squadra da Mariano Dessì, che guida la riscossa vanificata alla fine dalla classifica avulsa. Ancora in “C” 20 anni più tardi, nella Nuorese degli ex Cagliari Gianluca Festa e Luis Oliveira, del brasiliano Emerson e della punta Troianiello, che partono da Nuoro per approdare nella massima serie. La cuccagna dura un paio di stagioni, grazie al notaio Roberto Goveani, la cui gestione ha molti meriti e qualche pecca. Oggi è la Nuorese di Michele Artedino, in lotta per salvare la categoria e un club che è parte organica della città.

In Primo Piano
Dossier

Pedopornografia: 5 arresti e 51 denunce nel 2023, in aumento le estorsioni sessuali

Video

Sassari, presentato a Tottubella il Distretto rurale del Sassarese e del Golfo dell'Asinara con l'assessore Gianfranco Satta

Le nostre iniziative