La Nuova Sardegna

Nuoro

Fondi per le imprese la Confindustria chiede più risorse

di Lamberto Cugudda
Fondi per le imprese la Confindustria chiede più risorse

Tortolì, dal settore turistico alla nautica e all’agroalimentare Tutti i progetti in corsa per un totale di 9 milioni di euro

15 aprile 2018
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OSINI. «Ogliastra: le aziende hanno fatto la loro parte. Servono più risorse e massima celerità in fase istruttoria». A dirlo è il presidente di Confindustria Sardegna Centrale, Roberto Bornioli, con riferimento alla risposta positiva giunta dalle imprese ogliastrine che hanno partecipato al bando territorializzato per i settori del turismo, nautica e agroalimentare. Bornioli precisa che allo scadere dei termini per la presentazione delle domande, che era fissato a mezzogiorno di venerdì «i contributi richiesti dalle aziende che hanno presentato la domanda ammontano a poco più di 9 milioni di euro, per un totale di investimenti complessivi da realizzare pari a circa 18 milioni».

Per Confindustria le imprese hanno fatto la loro parte mostrando un grande dinamismo, con una richiesta di fondi ben superiore alla dotazione finanziaria iniziale di 5 milioni. «Se questi numeri saranno confermati anche dopo l’istruttoria delle domande – prosegue il presidente dell’Associazione degli industriali della Sardegna Centrale – è necessario che la Regione trovi nuove risorse. Anche considerando gli impegni presi in tal senso dall’assessore della Programmazione, Paci, ci aspettiamo che i fondi a disposizione del bando Ogliastra siano incrementati così da finanziare tutte le domande presentate entro i termini. Nella prossima fase istruttoria occorre non deludere le aspettative e concludere in tempi rapidi l’istruttoria delle domande in modo da dare, in tempi ragionevoli, risposte certe e concrete ai tanti imprenditori che si sono messi in gioco». Secondo Bornioli, occorre evitare le criticità che stanno rallentando l’iter dei bandi regionali per le imprese, caratterizzati da tempi amministrativi troppo lunghi e da una mancanza di interlocuzioni con l’ente istruttore. A un giorno dalla chiusura del bando, Confindustria fa un primo bilancio: la stragrande maggioranza dei progetti di investimento riguarda le attività turistiche, per interventi di ristrutturazione, ampliamento e miglioramento, sia da parte di hotel sia da parte di operatori turistici più piccoli. «Da un lato – sottolinea – si registra l’interesse di grandi strutture alberghiere ad ampliare i servizi al cliente, investendo in una spa o in centri benessere, dall’altro ci sono tanti privati che hanno deciso di investire nei centri storici e ristrutturare vecchie abitazioni da trasformare in attività ricettive (bed&breakfast e affittacamere). Iniziative che in prospettiva possono dare vita a forme di ricettività diffusa attivando circuiti virtuosi nell’economia locale e portando indiretti benefici anche ad altri settori (commercio, servizi, artigianato). A fronte della vitalità mostrata nel settore turistico, sono state i più contenute le richieste di finanziamento dal settore nautico. Più caute anche le attività della pasta fresca e prodotti da forno, cui era destinato solo un milione dei cinque disponibili».



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