La Nuova Sardegna

Nuoro

L’opposizione di Posada: sindaco distratto

I consiglieri Murgia, Fresu e Costaggiu denunciano l’immobilismo della giunta guidata dal Psd’Az Tola

15 aprile 2018
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POSADA. Quattro interrogazioni e la richiesta di convocare il consiglio comunale sono state presentate dal gruppo Posada Protagonista. «Queste iniziative – dicono i tre esponenti di minoranza Mirko Murgia, Giorgio Fresu e Marcello Costaggiu – sono nate a seguito dell’immobilismo e della superficialità che stanno caratterizzando, oggi più che mai, l’azione politica della giunta, guidata dal sindaco Tola. Forse distratto da altre incombenze istituzionali, non si rende conto che la comunità sta patendo alcune scelte discutibili del passato e la mancata applicazione di soluzioni concordate con l’opposizione».

Per le norme che regolano le attività edilizie nelle zone agricole tutto è fermo e vincolato con risultato che gli operatori non possono presentare progetti, pur con le opportunità offerte dai finanziamenti comunitari e regionali soprattutto ai giovani, ai quali verrebbe preclusa ogni iniziativa. A seguire, la richiesta della retroattività per l’applicazione dei nuovi canoni sugli usi civici non trova ancora risposta, nonostante gli impegni assunti dal sindaco e poi l’attenzione si sposta sul porto e verso Siniscola comune capofila.

«La gestione è a dir poco dilettantistica e senza alcuna programmazione, sebbene la stagione turistica sia già in corso – spiegano nel documento i tre consiglieri di minoranza dell’assmblea muncipale di Posada – un bando per la gestione di alcuni pontili è fermo da mesi per all’immobilismo di tecnici e di amministratori, incuranti dello stato di abbandono di questa importante infrastruttura».

Infine critiche alla macchina amministrativa di Posada: «Bilancio in grave e colpevole ritardo anche nella pubblicazione obbligatoria nell’albo pretorio del documento contabile. Area tecnica che, nonostante l’apporto di nuove figure professionali, fatica a darsi una dimensione, con il sindaco che continua ad occuparsi del Suape e a svolgere il ruolo, forse illegittimamente, di responsabile del procedimento. Pianificazione delle opere pubbliche approssimativa, che non tiene conto degli equilibri tra centro storico ed il resto dell’area urbana».

«Osservazioni – concludono i consiglieri di minoranza– che rappresentano solo alcune deficienze rilevate e che vanno immediatamente discusse e chiarite. (s.s.)

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