La Nuova Sardegna

Nuoro

Assl di Lanusei, primo giorno per Marras

Assl di Lanusei, primo giorno per Marras

Il direttore si è insediato alla guida dell’area sociosanitaria, a breve la visita del dg dell’Ats Moirano

17 aprile 2018
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LANUSEI. Primo giorno di lavoro a capo della Assl di Lanusei per il neo direttore Andrea Marras. Ieri, Marras, 59 anni, laureato in Giurisprudenza, già a capo dell’area sociosanitaria nuorese si è ufficialmente insediato alla guida ma la sua presenza nel centro ogliastrino è stata segnalata nei giorni scorsi e non è passata inosservata. Con il direttore facente funzioni Pier Paolo Pani, il neo responsabile della sanità pubblica ogliastrina aveva fatto un giro per visitare le strutture sanitarie. E da ieri ha in mano le redini della sanità ogliastrina, di recente nell’occhio del ciclone per una s erie di problematiche a partire dalla carenza degli organici. Queste stesse problematiche sono state sollevate con forza anche nel corso dell’ultima assemblea della conferenza dei sindaci ogliastrini convocata dal presidente, il sindaco di Jerzu Roberto Congiu. Nei prossimi giorni è prevista inoltre la visita l’intervento del super manager dell’Ats, Fulvio Moirano. Il direttore generale, secondo alcune indiscrezione potrebbe arrivare a Lanusei già domani. La sua presenza in Ogliastra è stata invocata a più riprese non solo dagli amministratori ogliastrini che temono lo smantellamento dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali ma anche da un agguerrito comitato di cittadini.

«Per una volta buttate via le carte, le calcolatrici e prendete a cuore il sistema sanitario dell’Ogliastra. Aspettiamo risposte dalle vostre sedi dorate di Sassari e Cagliari». È questo l’appello al direttore generale dell’azienda unica e all’assessore alla Sanità Luigi Arru dell’associazione #Giùlemanidallogliastra. Il comitato se la prende con la riforma che, a suo parere «penalizza i piccoli centri distanti delle grandi città sarde». L’associazione fa l’elenco delle criticità: «Da tempo aspettiamo i primari di Ginecologia e di Medicina, ma nulla si muove. La Radiologia vive di proroghe senza una soluzione definitiva che costringe molti pazienti ad emigrare in altre strutture non certo vicine (l’ospedale di Nuoro è a 80 chilometri e Cagliari a 120).

La terapia del dolore è in tilt e allo sportello del Cup l’agenda degli appuntamenti non viene manco aperta. Gli ausili quali letti, carrozzine, girelli e quant’altro, stanno diventando un miraggio e dire che prima del nuovo appalto il servizio era considerato uno dei migliori dell’isola». L’associazione, impegnata da qualche anno contro la riforma (l’ultima iniziativa contro la riorganizzazione ospedaliera è andata in scena il settembre scorso di fronte al presidio) chiede più attenzione per le esigenze di salute dei cittadini ogliastrini. (g.f.)

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