La Nuova Sardegna

Nuoro

Lo spettacolo sulla fibrosi cistica da Siniscola vola nella penisola

di Mauro Piredda
Lo spettacolo sulla fibrosi cistica da Siniscola vola nella penisola

SINISCOLA. Con quattro date a maggio, lo spettacolo teatrale “Senza fiato/Una risata vi seppellirà. A me la fibrosi cistica. (Forse)” approderà in Valle d’Aosta, Piemonte e Veneto. La pièce, basata...

17 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SINISCOLA. Con quattro date a maggio, lo spettacolo teatrale “Senza fiato/Una risata vi seppellirà. A me la fibrosi cistica. (Forse)” approderà in Valle d’Aosta, Piemonte e Veneto. La pièce, basata sul monologo satirico scritto e interpretato dal siniscolese Pierpaolo Baingiu, andrà in scena ad Aosta il 7 e il 10 (davanti ai ragazzi degli istituti superiori), ad Acqui Terme l’8 e a Padova l’11. Con uno scopo ben preciso: far conoscere la malattia genetica più diffusa al mondo. «Una malattia che – nelle parole di Baingiu – ti toglie il respiro e che ti condiziona la vita». Il protagonista parla di «surreale normalità, in cui l’età dell’innocenza e dei giochi è scandita dai ricoveri e dagli interventi chirurgici». Con una situazione che «continua ad aggravarsi con gli anni fino al ricorso all’ossigeno e – extrema ratio – al trapianto». Pierpaolo ricostruisce in chiave autoironica le fasi della scoperta e dell’estenuante lotta contro la patologia che si manifesta fin dalla prima infanzia. I sintomi variano nei singoli casi, ma i polmoni e il pancreas sono gli organi più precocemente e drammaticamente compromessi. Le conseguenze sull’attività respiratoria sono dovute alle alterazioni delle secrezioni, rese più dense, disidratate e poco fluide. Sebbene la ricerca abbia fatto grandi passi in avanti (se negli anni ‘50 difficilmente si superava l’età prescolare, ora l’aspettativa di vita sfiora i 40 anni), la fibrosi colpisce in Italia un neonato su 2500/3mila: una persona su venticinque è portatrice sana della malattia e una coppia di portatori ha una probabilità su quattro di generare un figlio malato. L’idea del monologo nasce per caso. «Agli inizi del 2016 – racconta Baingiu – il titolare del locale La Colmena mi chiese se avessi piacere di parlare di fibrosi durante una serata dedicata al sociale. Essendo stato presidente dell’associazione regionale Fibrosi cistica onlus, avevo trattato questa tematica davanti ad un pubblico. Ma era mia intenzione cambiare registro per non annoiare la gente, così in due settimane buttai giù un monologo drammatico e ironico dove raccontavo la malattia vista dal punto di vista del paziente, il mio». «Sentire le risate – ha concluso Baingiu – mi dà una carica pazzesca. Ne traggo più beneficio rispetto alle mie quattro flebo di antibiotici al giorno. Mi aspetta una tournée intrigante e uno sforzo fisico estremo. Ho deciso comunque di affrontare il tutto. Sono in attesa di una chiamata per un trapianto bipolmonare e ho deciso di battere il ferro finché è caldo. Dopo non so che vita mi aspetterà, quindi nel frattempo mi godo al massimo questa». Lo spettacolo, prodotto da “Teatro del segno”, vedrà la presenza della voce narrante di Stefano Ledda e del sassofono di Luciano Sezzi.

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative