La Nuova Sardegna

Nuoro

L’amarezza del sindaco di Nuoro: «Snobbati da Pigliaru»

di Giusy Ferreli
L’amarezza del sindaco di Nuoro: «Snobbati da Pigliaru»

Soddu contro il capo della giunta regionale: «Arriva in città ma non si fa sentire» L’inattesa visita a poche ore dall’appello lanciato dal Comune sull’indebitamento

19 aprile 2018
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NUORO. Quel fugace e inatteso passaggio di Francesco Pigliaru a Nuoro è stato vissuto come uno sgarbo istituzionale in piena regola. Il sindaco Andrea Soddu, che a poche ore dalla visita del presidente alla web company “Portale Sardegna” aveva lanciato un appello alla Regione perché intervenisse a sostegno del Comune indebitato sino al collo, si aspettava ben altra considerazione da parte del governatore. «In questa lotta tutti i Comuni sono uniti, Nuoro rappresenta solo l’esempio più eclatante di quanto il debito possa schiacciare una città impedendole di assolvere compiti primari. Compiti che la Regione dovrebbe aiutare ad adempiere. Spiace constatare invece – è stato l’amaro commento del primo cittadino nuorese – che il presidente della Regione proprio nel giorno in cui si è lanciata la richiesta di aiuto, non solo non abbia risposto all’appello, ma sia venuto a Nuoro senza neanche passare per quel Comune che a lui si era rivolto». Il fatto che neanche un cenno sia arrivato dal presidente della Giunta regionale non è passato inosservato.

E ha dato la stura alle polemiche. «Se questa è l’attenzione che il capoluogo della Barbagia si merita, allora siamo lontani anni luce da una amministrazione regionale illuminata, che dovrebbe garantire la sopravvivenza prima che di se stessa delle autonomie locali che rappresenta» ha tuonato Soddu. Le polemiche sul ruolo (mancato) della Regione è rafforzata da nuovi interventi a sostegno delle posizioni del primo cittadino nuorese. Anche Fabrizio Beccu presidente del consiglio comunale è partito all’attacco di Cagliari e Roma. «Mi sento in dovere di sostenere il sindaco in questa battaglia che ci deve vedere tutti uniti. È bene infatti precisare che il debito del Comune per molti versi è sorto a causa dell’indifferenza dello Stato e della Regione che, negli anni, si sono disinteressate dal dotare il nostro territorio delle infrastrutture che gli spettano, quale capoluogo di Provincia di una zona molto disagiata» ha detto Beccu nell’analizzare il processo che – a suo giudizio- ha portato alla voragine nei conti dell’ente. «La comunità nuorese, soprattutto durante lo sviluppo della zona industriale di Ottana, ha visto crescere la città in maniera esponenziale e si è dovuta attivare per dotarsi di strade, abitazioni per le fasce più deboli e circonvallazioni. Questo è stato fatto quasi esclusivamente con le proprie risorse». Per il capo dell’assemblea civica non vi è alcuna necessità di procedere con le commissioni d’indagine «regionali o di altra natura».

«Questa amministrazione, appena insediatasi e senza distinzione politica ha già istituito una commissione d’indagine conoscitiva sui debiti, nominando come coordinatore Giuseppe Montesu, un consigliere dell’opposizione, proprio per dimostrare la volontà di lavorare tutti insieme all’insegna della trasparenza». Stando alle considerazioni di Beccu non si cercano colpevoli ma soluzioni. «Proprio per questo mi associo alla richiesta di sostegno del sindaco e confido in un pronto intervento del Consiglio regionale, al fine di restituire alla città di Nuoro ciò di cui, per negligenze altrui, si è fatta carico negli ultimi quarant’anni». Obiettivo: dare servizi a tutta l’area vasta del nuorese.

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