La Nuova Sardegna

Nuoro

L’Europa senza frontiere vista da Mamoiada e Fonni

di Michela Columbu
L’Europa senza frontiere vista da Mamoiada e Fonni

Confronto aperto tra giovani barbaricini, spagnoli, danesi e macedoni «Ogni comune dovrebbe incentivare questi scambi che arricchiscono tutti»

19 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





MAMOIADA. «Vedere negli occhi dei partecipanti la bellezza della mia realtà», è la frase che sintetizza al meglio il progetto Yes Rec. Si tratta del pensiero che un ragazzo mamoiadino partecipante allo scambio giovanile, ha scritto nel momento in cui ai 28 partecipanti (oltre ai sardi di Fonni e Mamoiada, anche spagnoli, danesi, macedoni), è stato chiesto di fare un bilancio di questa esperienza. Una settimana tra le due comunità a conoscere e respirare l’ambiente barbaricino con la sua cultura, il suo modo di proporsi, la sua cucina. Una settimana che ha impegnato i ragazzi non solo nella scoperta del territorio ma anche nella sua documentazione tramite i canali più frequentati dai giovani: i social.

Ieri pomeriggio a Mamoiada, alla presenza degli amministratori locali, con Mario Crisponi e Mario Dessolis, assessori nella giunta Barone, Raffaela Mureddu, vice sindaca di Fonni, le associazioni di volontariato di Mamoiada e tutti i ragazzi coinvolti, sono stati presentati i risultati di questa sette giorni in Barbagia che aveva come obiettivo la riscoperta del patrimonio ambientale e naturalistico. A coordinare gli interventi Claudia Sedda, di Eurobridge, assieme a Valeria Sanna, la rappresentante di Malik, l’associazione grazie alla quale in Barbagia è presente il progetto Sportello in Spalla, che rende possibili, grazie ai programmi europei, le esperienze come questa per i giovani barbaricini e per la Barbagia. Ogni giovane ha avuto modo di presentare le sue impressioni, le sue attività, comprese quelle portate avanti con gli alunni delle scuole elementari di Fonni e Mamoiada, coinvolti anche loro nel progetto. «Occorre che si incentivi la voce che al bilancio di ogni Comune risponde al nome Politiche giovanili – ha sottolineato Valeria Sanna – non foss’altro perché tastiamo con mano l’importanza di questi scambi, specialmente per i nostri ragazzi che rimangono arricchiti dal confronto e si aprono a nuove esperienze». Alla fine della cerimonia, con la consegna degli attestati anche un omaggio da parte della amministrazione comunale di Mamoiada: la miniatura della maschera dei Mamuthones, a tutti i giovani, a ricordo della magia del territorio e delle sue tradizioni. E per finire cena a Fonni.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative