La Nuova Sardegna

Nuoro

Solemar, l’odissea giudiziaria di Lotzorai

di Nino Muggianu

Continua la bagarre politica sul camping. Il sindaco Rubiu: «Si prospetta un danno erariale»

21 aprile 2018
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LOTZORAI. Continua la guerra tra la Cooperativa Solemar, titolare dell’omonimo camping sul litorale di Lotzorai, e l’amministrazione comunale per un tratto di terreno conteso. Una storia vecchia che parte dal 1987. La Solemar, come riferisce il sindaco Antonello Rubiu, ha un piano di lottizzazione per la realizzazione di un campeggio. Nella lottizzazione c’è una cessione di un’area a favore del Comune di Lotzorai, destinata a verde pubblico. Viene realizzato il campeggio e presidente della cooperativa dal 1985 al 2010 era Giancarlo Serra, ex sindaco. «Nel 2011 diventa presidente della cooperativa il fratello dell’ex primo cittadino di Lotzorai, Fabio Serra. Nel frattempo – spiega il sindaco Rubiu –, il demanio ha fatto una causa alla cooperativa in quanto aveva occupato abusivamente un’area di un ettaro di terreno demaniale e la condanna pagare 300 mila euro».

Presidente era diventato nel frattempo il signor Fabio Serra (fratello di Giancarlo). «In pratica – sottolinea ancora il sindaco di Lotzorai –, la cooperativa non ha più la concessione demaniale anche se non l’ha mai avuta». L’amministrazione guidata da Antonello Rubiu negli ultimi periodi firmava le concessioni a 20 giorni sull’area contestata per agevolare la cooperativa. «A questo punto – continua Rubiu –, Giancarlo Serra, presenta un esposto dicendo che la cooperativa ha realizzato abusivamente dei bagni dentro l’area del comune destinato a verde pubblico». Esposto al quale è seguita una verifica da parte delle guardie forestali. «Faccio l’ordinanza di demolizione – dice ancora Rubiu –. La cooperativa fa ricorso al Tar, nel frattempo, a gennaio di quest’anno fanno una citazione per usucapire il terreno ceduto al Comune destinato a verde pubblico. Per avvalorare ciò chiamano come testimoni tre amministratori, un vice sindaco e un assessore. Non chiamano il sindaco di allora» stando al racconto di Rubiu. «Sembra che il Comune non sia mai intervenuto. È singolare che amministratori del Comune vadano a sostenere la tesi di un privato per usucapire un bene pubblico. Con l’avvocato – conclude Antonello Rubiu – abbiamo rilevato che ci sono profili di responsabilità amministrativa quindi di danno erariale se dovesse esserci una sentenza che dia ragione alla cooperativa. Preciso anche che Fabio Serra è il suocero del capo dell’attuale opposizione nonché tecnico della cooperativa». Insomma, un rompicapo giudiziario che presumibilmente andrà avanti ancora per parecchio tempo.

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