La Nuova Sardegna

Nuoro

Pittalis: pressing in Regione per sanare i conti comunali

di Francesco Pirisi
Pittalis: pressing in Regione per sanare i conti comunali

Il neo-deputato di Forza Italia lascia un emendamento al Consiglio sardo È firmato anche da Crisponi e Carta. «Già fatto per Orune con Deriu e Sabatini»

22 aprile 2018
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NUORO. «Lo stato di difficoltà finanziaria del Comune di Nuoro si può risolvere se c’è la volontà politica e la giusta sensibilità della Regione». La pensa così Pietro Pittalis, neo deputato di Forza Italia, eletto a marzo dopo 24 anni trascorsi sui banchi del consiglio regionale. Prima di lasciare lo scranno di via Roma, ha affidato ai suoi colleghi di partito l’emendamento, al primo provvedimento finanziario, con il quale destinare un contributo straordinario a vantaggio del Comune capoluogo, oggi a rischio di fallimento per via di un debito da 67 milioni di euro. Somme dovute in gran parte alla Cassa depositi e prestiti, e accumulate lungo tre decenni in seguito a sentenze di condanna per espropri non regolarizzati e indennizzi da pagare a imprese affidatarie di lavori dell’ente. I termini dell’atto di salvataggio sempre nelle parole di Pittalis: «Si tratta di riproporre l’emendamento presentato alla finanziaria della Regione del 2017, che prevedeva uno stanziamento straordinario per Nuoro di 15 milioni di euro. La maggioranza di centrosinistra però vi si è opposta, e l’azione di salvataggio non è passata». Insieme alla firma di Pittalis in calce al provvedimento anche i nomi dei colleghi consiglieri nuoresi Luigi Crisponi (Riformatori) e Angelo Carta (Psd’Az), tutti all’opposizione della giunta guidata da Francesco Pigliaru. Sostegno che il deputato originario di Orune auspica nel momento in cui sarà riproposto l’emendamento: «Da parte dei colleghi del mio partito non ho dubbi che la richiesta sarà ripresentata e sostenuta con determinazione. Spero però nel massimo coinvolgimento di forze, a iniziare da quelle dei rappresentanti del nostro territorio nel consiglio regionale. Oggi la prima cosa è di non far cadere nel vuoto l’appello del sindaco Andrea Soddu e della sua amministrazione, che tra l’altro non sono certo responsabili della situazione debitoria del municipio». Per dare più energia e credibilità alla proposta, il deputato forzista torna ai primissimi anni del Duemila, quando ricoprì l’incarico di assessore della Programmazione, nella giunta presieduta da Mario Floris: «Predisposi e feci approvare una norma specifica per andare incontro alla situazione debitoria dei comuni sardi. Ricordo in particolare che a beneficiarne fu allora l’amministrazione municipale di Siniscola, proprio per fare fronte a pendenze finanziarie sempre dovute a espropri di terreni non pagati nei modi e nei termini di legge». L’ultimo caso ricordato da Pittalis è dentro l’attuale legislatura regionale e riguarda Orune, che ha beneficiato di un contributo straordinario di 1 milione e 200mila euro, nella finanziaria dell’anno passato, grazie a un emendamento sostenuto anche dai consiglieri del Pd, Roberto Deriu e Franco Sabatini, esponenti della maggioranza regionale. L’impegno finanziario generale e indiscriminato, per chi vive situazioni debitorie uguali, potrebbe avere maggiori fortune dello stesso emendamento a firma Pittalis, Crisponi e Carta, e tornare utile prima di tutto per i problemi del capoluogo della Barbagia, che da solo detiene il 30 per cento del debito (230 milioni di euro) dei 377 comuni isolani. Tanto più se si tiene conto del precedente di un anno fa, quando lo stesso sindaco Soddu, prima dello stesso “no” del consiglio regionale, rifiutò il “soccorso rosso”. Anche se proprio Pittalis confina quel diniego a una ragione ben precisa: «La remora di Soddu era legata al suo ruolo, oltreché di sindaco, di presidente del Consiglio delle autonomie locali e dell’inopportunità di passare come colui che chiedeva aiuto per il proprio municipio e non per tutti i comuni in difficoltà».

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