La Nuova Sardegna

Nuoro

Restauro con l’elicottero per il santuario di Gonare

Michela Columbu
Restauro con l’elicottero per il santuario di Gonare

Fadda, sindaco di Orani: «La ristrutturazione partirà entro la metà di maggio» Nel team di esperti anche l’architetto Ziranu. I fondi arrivano da Comune e Cei

23 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ORANI L’incognita sarà sicuramente il meteo che influirà sulle tempistiche dell’intervento, quel che è certo invece è che a breve inizieranno i lavori per la nuova copertura della chiesa posta in cima al Monte Gonare. «Probabilmente già verso metà maggio» comunica a questo riguardo il primo cittadino di Orani, Antonio Fadda.

Un intervento non certo facile quello che sarà effettuato su una delle strutture religiose più alte dell’Isola, anzi sicuramente straordinario dal momento che per il trasporto dei materiali sarà necessario l’utilizzo di un elicottero. Questo è quanto deciso nei giorni scorsi con il perfezionamento della logistica legata all’intervento che prevede, appunto, il rifacimento della copertura e degli intonaci interni e il trasporto del ponteggio necessario nonchè di tutto il materiale. Logistica a cura oltre che della ditta aggiudicataria, anche dell’architetto Angelo Ziranu, che ha progettato l’intervento reso possibile grazie al Comune di Orani e ai fondi della Conferenza episcopale italiana, gestiti dalla diocesi di Nuoro.

La Chiesa occupa quasi tutta la cima, e non lascia molto spazio d’azione all’impresa che dovrà intervenire. Del resto in tutti gli interventi che sono stati fatti nei secoli, fino agli anni ’80 e ’90, (anche nell’ultimo intervento si utilizzò un elicottero) l’unico mezzo che ha aiutato l’uomo per portare in cima i materiali sono stati gli asini, attraverso il sentiero che dal piazzale delle cumbessias permette di raggiungere la cima. Il santuario posto a 1083 metri offre una vasta finestra su tutto il centro Sardegna. Santuario mariano tra i più conosciuti e frequentati della Sardegna, gode di una storia millenaria, che si confonde tra realtà e leggenda.

A volere la costruzione di quella chiesa in un luogo così impervio fu Gonario II, Giudice di Torres nel 1147 come ringraziamento alla Madonna dopo che ricevette la grazia di uscire indenne da una tempesta in mare, mentre faceva il viaggio di ritorno dalla Terra Santa. L’edificio attuale risale probabilmente al 17esimo secolo, e ospita ogni anno diversi appuntamenti religiosi legati al culto della Madonna: il 25 marzo, l’ultima domenica di maggio e l’8 settembre. La montagna si trova amministrativamente tra il territorio comunale di Orani e Sarule, ed è all’impegno delle parrocchie di queste due comunità che si deve infatti la preparazione delle feste che richiamano sempre migliaia di fedeli.

Un sito di grande interesse comunitario quindi, non solo dal punto di vista religioso, ma anche dal punto di vista ambientale e turistico, per il quale c’è un forte impegno delle due amministrazioni comunali per preservarne il delicato equilibrio ambientale e accrescerne il valore.

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative