La Nuova Sardegna

NUORO. «Conosco molto bene la vicenda del Centro di accoglienza sociale gestito da don Pietro Borrotzu e posso garantire che c’è tutto il mio supporto, nonché la massima attenzione affinché la struttura, che ritengo un’eccellenza del territorio, riprenda le sue preziose attività a pieno regime. Purtroppo però la politica si ferma di fronte alle regole che sono uguali per tutti e devono essere necessariamente rispettate. Sono stati commessi infatti degli errori nella presentazione della documentazione necessaria per poter essere beneficiari delle risorse messe in campo dalla Regione e destinate ai centri come quello di don Borrotzu, un problema che stiamo comunque cercando di risolvere perché coscienti del grande lavoro svolto dalla cooperativa sociale nuorese “Ut unum Sint”». Sono parole che grantiscono impegno quelle pronunciate dall’assessore regionale alla Sanità e assistenza sociale, Luigi Arru, che nell’esprimere gratitudine e pieno sostegno al lavoro svolto da anni nel territorio Nuorese e Ogliastrino da don Pietro Borrotzu, rimanda al mittente le accuse di scarso interesse verso la struttura nel cuore della parrocchia di Beata Maria Gabriella. «Siamo coscienti del grande impegno che don Pietro e i suoi collaboratori mettono per portare avanti una struttura, unica nella provincia, che ha l’arduo compito di accogliere i detenuti e le loro famiglie, ma siamo legati alla burocrazia, che stiamo cercando comunque di rendere più snella e semplice possibile per venire incontro alle esigenze di queste cooperative virtuose che si mettono al servizio della comunità svolgendo un lavoro straordinario» conclude Luigi Arru. (s.v.)