La Nuova Sardegna

ARZANA. Vigne di Quirra: il Comune di Arzana ricorre al Tar contro l’istanza di legittimazione della Regione. Il mandato che i cittadini arzanesi hanno consegnato alla giunta comunale e al sindaco è chiaro: il diritto di uso civico sui vigneti per anni coltivati da una cooperativa jerzese di recente sfrattati in virtù di una sentenza, non si toccano. «Ribadiamo con fermezza che i diritti degli arzanesi non sono negoziabili – ha commentato Marco Melis – chiediamo il pieno riconoscimento e la primaria competenza del comune in materia di usi civici. Per questo continuiamo con decisione la nostra battaglia contro la delibera regionale che ha illegittimamente riaperto la questione già chiusa dal tribunale di Lanusei e dalla corte d’appello di Cagliari. Ricordiamo che in entrambi i gradi di giudizio, la cooperativa Fra Lavoratori Jerzu era stata condannato alla restituzione dei terreni al Comune». Nel frattempo l’amministrazione, segue passo per passo l’iter dell’istanza ha risposto alle richieste della Regione che tramite Argea, ha chiesto al Comune di formulare le proprie osservazioni con ragioni tecniche e giuridiche. «Com'è evidente l’iter della delibera produce uno scippo – continua il sindaco Marco Melis – toglie di fatto il terreno ad uso civico dalla disponibilità dei cittadini residenti che non hanno più voce in capitolo neppure sul riconoscimento delle terre». Melis non vuole permettere che «a causa di una mossa ingiusta, venga data a chiunque, la possibilità di diventare proprietario di quei 138 ettari o di qualsiasi altro uso civico su cui Arzana costruisce la sua economia». L’attacco è frontale. «Contestiamo la delibera regionale con tutte le forze. L’istanza di legittimazione non può prescindere da un parere del Comune che non può essere estromesso. Per questo – è la sua conclusione – non escludiamo altre azioni compresa la petizione popolare degli stessi cittadini, determinati alla tutela degli interessi di tutto il paese di Arzana».