Libertà condizionale per l'ex bandito Annino Mele
L'ex latitante, condannato all'ergastolo, starà in una comunità nei pressi di Lecco
Annino Mele, 67 anni di Mamoiada, ha ottenuto la libertà condizionale. L'ex latitante sardo è già nella comunità "Il Gabbiano" di Piona di Colico vicino a Lecco, dopo aver lasciato il carcere a Bollate. Da poco aveva ottenuto la possibilità di poter uscire dal carcere durante il giorno per alcune ore, con l'obbligo però di tornare in giornata.
Latitante dal 1982 al 1987, quand’era stato catturato dai carabinieri vicino al santuario tra Mamoiada e Orgosolo. All'ex bandito dell'Anonima sarda, condannato all'ergastolo per duplice omicidio e quattro sequestri di persona era stato attribuito, negli anni Ottanta, anche un progetto che tendeva a unificare le ideologie del terrorismo rosso con il codice barbaricino. Teorie accusatorie che lui ha sempre respinto.
Nel 1989, Annino Mele era scampato a un caffè alla stricnina che gli era stato servito nel carcere di Como: erano i tempi in cui imperversava la faida di Mamoiada tra i Cadinu e i Mele, con agguati mortali da dietro i classici muretti a secco, duelli a colpi di pistola per strada e addirittura autobomba.
Era stato proprio dopo questa serie di violenze l’ennesimo sequestro di persona che Annino Mele aveva fatto l’ormai famosa uscita pubblica in cui aveva affermato: «Il sequestro di persona non paga». Tagliando di fatto i ponti con la malavita barbaricina di quei tempi. Annino Mele ha girato numerosi penitenziari italiani, soprattutto quelli di massima sicurezza. Ha trascorso 28 anni in carcere senza soluzione di continuità in regime di Alta sicurezza. E in questo lungo periodo ha pubblicato sei libri e collaborato in progetti scolastici,