La Nuova Sardegna

Nuoro

Inceneritore in fiamme, paura a Tossilo

di Paolo Maurizio Sechi
Inceneritore in fiamme, paura a Tossilo

Distrutto il reparto di compostaggio dell’impianto. Aria irrespirabile a Macomer e a Borore. Indagini in corso sulle cause

01 maggio 2018
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MACOMER. Un incendio è scoppiato la notte scorsa intorno alle 3 e mezzo nel reparto di compostaggio dell’impianto di incenerimento nella zona industriale di Tossilo. A dare l’allarme è stata la guardia giurata in servizio nell’impianto che ha prontamente chiamato i vigili del fuoco del distaccamento di Macomer del comando provinciale di Nuoro che sono intervenuti per domare le fiamme che sono state spente dopo qualche ora. Sulle cause dell’incendio sono in corso le indagini della compagnia dei carabinieri di Macomer guidata dal capitano Giuseppe Pischedda che sono intervenuti sul posto.

Per il momento l’ipotesi più probabile sarebbe quella di un cortocircuito o autocombustione; stando alle primi rilievi, infatti, le fiamme non sarebbero di origine dolosa. L’incendio è scoppiato all’interno dei locali dove è andato in fumo il vaglio, il nastro trasportatore in gomma per il trasferimento della frazione organica destinata alla preparazione del compost e naturalmente i rifiuti organici. La scintilla sarebbe partita proprio dal macchinario che è alimentato elettricamente. In mattinata, dopo i diversi sopralluoghi delle forze dell’ordine, sono iniziate le operazioni di bonifica e di messa in sicurezza.

Il denso fumo si è diffuso in tutta la zona con l’aria irrespirabile e acre avvertita all’alba di ieri sia a Macomer che nell’abitato di Borore che la ventilazione ha però dissolto in mattinata. I tecnici stanno anche verificando l’ammontare dei danni che da una prima stima dovrebbero essere ingenti. La Tossilo Tecnoservice Spa, società di proprietà del Consorzio industriale in liquidazione dal 2008, dopo la fermata dell’inceneritore nel febbraio del 2016 in attesa della fine dei lavori per la realizzazione del nuovo termovalorizzatore, garantisce il funzionamento degli impianti di trattamento e stoccaggio dei rifiuti solidi urbani che arrivano da diversi centri della Sardegna centrale per lo smistamento prima di essere trasportati, nella sola componente indifferenziata, nella discarica di Ozieri mentre resta di competenza della società che ha in gestione l’impianto la trasformazione della parte organica dei rifiuti in compost. La gestione degli impianti di Tossilo nel novembre scorso è stata oggetto di diffida da parte del settore ambiente della Provincia di Nuoro per violazioni alle prescrizioni Aia, Autorizzazioni integrate ambientali, e altre numerose criticità verificate dall’Arpas di Oristano durante la visita ispettiva del luglio scorso. Le violazioni riscontrate sono state oggetto anche di una comunicazione alla procura della Repubblica, sempre da parte dell’Azienda regionale per la protezione dell’ambiente, per un accertamento di ipotesi di reato. Una delle irregolarità nell’impianto di trattamento dei rifiuti di Tossilo riguardavano il superamento dei valori limite delle emissioni del sistema di deodorizzazione, il mancato processo di areazione forzata proprio della frazione organica da selezione meccanica, il controllo giornaliero della temperatura e il posizionamento non conforme alla legge del sistema di controllo delle emissioni. Non a norma anche la permanenza in fossa dei rifiuti oltre i limiti previsti dalle prescrizioni e gli scarichi in rete fognaria. Per il momento sono 24 i lavoratori impiegati nella piattaforma di Tossilo, mentre 13, in esubero dopo lo spegnimento dell’inceneritore, sono attualmente utilizzati in enti e amministrazioni pubbliche del territorio in continuità contrattuale con la società Tossilo Spa attraverso l’istituto di distacco.

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