La Nuova Sardegna

Nuoro

Accessi al mare, il Tar boccia l’ordinanza

Accessi al mare, il Tar boccia l’ordinanza

Cassato il provvedimento del sindaco Piras che intimava alla società Baia di Gairo di aprire i varchi

06 maggio 2018
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GAIRO. Il Tar ha annullato l’ordinanza del sindaco di Gairo che intimava alla società proprietaria del complesso turistio Su Sirboni di aprire gli accessi al mare. Con l’annullamento del provvedimento impugnato dalla società Baia di Gairo si chiude un capitolo della lunga e controversa vicenda che oppone il Comune ogliastrino all’imprenditore bresciano Angelo Torelli. Il tribunale amministrativo ha annullato l’atto del primo cittadino Franco Piras, che aveva come fine quello di restituire ai gairesi il libero accesso alle spiagge della marina, perché non vi erano i requisiti dell’urgenza visto che gli accessi erano chiusi da tempo. L’amministrazione comunale potrà ora utilizzare gli strumenti ordinari e ricorrere pertanto al tribunale civile. «La sentenza – commenta Piras – non scalfisce quanto fino ad oggi sostenuto sul la proprietà dei terreni così come attesta l’ atto di proprietà in capo al Comune di Gairo trascritto presso la Conservatoria di Nuoro nel 1975, terreni inseriti a pieno titolo nel patrimonio comunale. Circostanza questa, non disconosciuta nemmeno dalla società bresciana che con recente ricorso al Tar Sardegna ne pretende la restituzione». Il sindaco si sofferma sui problemi legati alla mancata riapertura degli accessi da parte della società. «Prendo atto della decisione adottata dal tribunale amministrativo regionale – sottolinea ancora Piras – ma declino fin d’ora ogni responsabilità per l’impossibilità di garantire ogni misura idonea per la sicurezza pubblica, quali il salvamento a mare, protezione civile e lotta agli incendi, non potendo, allo stato, accedere a dette aree ancora recintate dal privato, sebbene le stesse risultino di proprietà comunale». Un ulteriore passaggio è previsto a breve e riguarderà la Prefettura. «Domani – conclude – comunicherò a chi di competenza la mia impossibilità a porre in essere tutte quelle misure in tema di sicurezza pubblica che la legge, al contrario, mi impone». (g.f.)

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