La Nuova Sardegna

LODÈ. La due giorni di Primavera nel Cuore della Sardegna 2018, nell’antico borgo medievale di Lodè si è chiusa con un bilancio positivo, registrando un soddisfacente numero di visitatori, nonostante le bizzarrie del tempo, nella giornata di apertura, ne abbia limitato l'afflusso. Il disagio maggiore si è avuto sabato, turbato da una fastidiosa pioggia. Domenica, invece, indorata da un tiepido sole, ha registrato visitatori da ogni angolo della Sardegna, alcuni gruppi d’oltre Tirreno e persino qualcuno d’oltre Alpi. E così la comunità locale ha potuto mettere in mostra le bellezze paesaggistiche e naturali, tradizioni, usi e costumi, i pezzi della sua cultura, le leccornie enogastronomiche e i prodotti artigianali e le varie esposizioni, fra le quali hanno destato particolare curiosità la mostra fotografiche sul parco-Mab Tepilora, e quella storica dei “documentos de archiviu” e delle fotografie storiche di Lodè, organizzate dal Ceas. E ancora le maschere carnevalesche tipiche e i costumi tradizionali. Domos e Cortes variamente addobbate. «Domenica abbiamo recuperato bene – ha sostenuto Angelo Canu, operatore Ceas – i visitatori sono rimasti contenta e ha apprezzato quell'immenso patrimonio di cultura che la comunità ha saputo mettere in vetrina. In tanti ci hanno fatto i complimenti, anche per la ricostruzione storica e recupero del come eravamo a livello di produzione, oggettistica e di immagini». Significativo il giudizio espresso da alcuni francesi, una parte dei quali erano già stati in precedenza a Lodè: «Abbiamo trovato tutto molto interessante: i canti, i dolci, il formaggio, l’ospitalità, tutto bello e buono».