La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, centro commerciale: il Comune blocca la costruzione

Paolo Merlini
Il cantiere in via Don Bosco a Nuoro (foto Massimo Locci)
Il cantiere in via Don Bosco a Nuoro (foto Massimo Locci)

Nuova ordinanza dell'amministrazione comunale all'impresa del cantiere di via Don Bosco dove uno sbancamento avrebbe provocato lo sgretolamento del marciapiede

09 maggio 2018
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NUORO. Sospensione dei lavori. È il nuovo episodio della guerra a colpi di ordinanze tra il Comune e l'impresa del geometra Mauro Carboni, impegnata nella costruzione di un nuovo centro commerciale nell'asse attrezzato di via Don Bosco. È la quarta che il titolare della società Immobiliare Nuova snc si vede recapitare dai messi comunali, e stavolta blocca la costruzione dell'edificio, escludendo però la messa in sicurezza e l'eliminazione dello stato di pericolo dovuto alla sbancamento che ha provocato il crollo di una parte marciapiede e la situazione precaria dell'asse stradale adiacente, al punto che la via è parzialmente chiusa al traffico ormai da una settimana.

L'ultima ordinanza è firmata dal dirigente dell'ufficio urbanistica Mauro Scanu e dal responsabile del procedimento Francesco Addis. Nel provvedimento si richiamano le precedenti ordinanze del sindaco nei confronti dell'impresa, alla quale ora viene contestata una violazione delle norme edilizie non da poco: dopo la comunicazione d'inizio dei lavori di sbancamento del novembre scorso, infatti, l'impresa, il 23 marzo scorso, e dunque il giorno successivo al primo crollo, ha inviato al Comune la comunicazione di inizio dei lavori di costruzione «della struttura edilizia multipiano» omettendo però «la firma digitale del direttore dei lavori», che si è appreso poi essere lo stesso geometra Carboni. Per questo, scrivono il dirigente e il tecnico dell'ufficio urbanistica, «la comunicazione di inizio dei lavori e il progetto strutturale trasmessi per la pratica sono privi di qualsiasi efficacia».

In poche parole, l'impresa Carboni ha avviato i lavori, e ha proseguito eseguendo già il primo solaio interrato, mentre invece non era autorizzata a farlo, come aveva già segnalato l'ufficio urbanistica con comunicazioni del 23 marzo e del 20 aprile scorsi. Per questi motivi l'ufficio urbanistica ordina «l'immediata sospensione dei lavori ad esclusione di quelli necessari alla messa in sicurezza ed eliminazione dello stato di pericolo», cioè la situazione di rischio per l'incolumità pubblica già evidenziata dalle ordinanza di messa in sicurezza firmate dal sindaco Andrea Soddu (che pure fissavano come termine ultimo per adempiere al provvedimento domenica 6, dunque l'ordinanza dell'ufficio urbanistica sembra concedere una nuova proroga).

Dal canto suo Carboni ritiene di aver agito correttamente sia riguardo alla contestazione dello sbancamento fuori misura, sia in merito alla situazione che ha portato al crollo durante lo sbancamento: dovuta, sostiene, al fatto che durante la realizzazione di via Don Bosco sia stato realizzata solo una parte del muro di contenimento, del tutto assente su via Marongiu.

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