La Nuova Sardegna

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Nuova lite sull’accesso a Su Sirboni

L’opposizione incalza la giunta dopo la bocciatura al Tar

09 maggio 2018
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GAIRO. L’opposizione consiliare torna all’attacco del sindaco Franco Piras dopo che di recente il Tribunale amministrativo regionale ha bocciato la sua ordinanza relativa all’apertura degli accessi al mare nella zona di Su Sirboni da parte della società proprietaria dell’omonimo sito turistico. Roberto Marceddu, attuale capogruppo di minoranza consiliare, nonché precedessore dell’attuale primo cittadino, evidenzia come il Tar Sardegna «annulla l’ordinanza del sindaco di Gairo sugli accessi al mare, condannando il Comune a pagare». E ne chiede, ancora una volta, le dimissioni, stante anche «l’operato negativo sotto tutti i punti di vista palesato in questi tre anni». Il capogruppo di opposizione consiliare (che è stato sindaco per tre mandati) ricorda che già nell’agosto dello scorso anno, all’indomani dell’emanazione dell’ordinanza di Piras, la definì «palesemente illegittima su diversi profili». Ed evidenzia quella che, a suo parere, sarebbe la «incapacità del primo cittadino di governare Gairo». Marceddu continua con la critica politica: «anziché (la via) del dialogo e delle pacifiche soluzioni con Baia di Gairo (che avrebbero portato già da tempo a realizzare accessi e servizi di salvataggio, stante la nota disponibilità del privato)» avrebbe invece «preferito la strada delle cause giudiziarie». Roberto Marceddu, conclude il suo lungo intervento spiegando che il sindaco «dovrebbe trarre urgenti conclusioni e rassegnare immediatamente le proprie dimissioni dall’incarico». (l.cu.)

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