il caso
Incendio di un’auto al market, assolto un pescatore siniscolese
NUORO. Per l’accusa che ne aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio con l’accusa di incendio e danneggiamento, non c’era dubbi: era stato lui, qualche anno fa, a Siniscola, a incendiare un’auto...
16 maggio 2018
1 MINUTI DI LETTURA
NUORO. Per l’accusa che ne aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio con l’accusa di incendio e danneggiamento, non c’era dubbi: era stato lui, qualche anno fa, a Siniscola, a incendiare un’auto vicino a un market di Siniscola. Del resto, sosteneva l’accusa, a provarlo c’erano anche le immagini di una telecamera che aveva ripreso la sequenza e che dimostrava in modo inequivocabile la responsabilità dell’imputato. Ieri mattina, tuttavia, la stessa pubblica accusa, alla luce evidentemente di quanto emerso nel corso del processo, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato, Alessandro Casula, pescatore di Siniscola, perché mancavano le prove che lo avrebbero potuto inchiodare. Dell’assoluta innocenza di Casula era convinto anche il suo difensore, Giuseppe Casu. Il legale, nel corso della sua arringa, ieri, davanti al giudice Teresa Castagna, ha spiegato che nelle immagini delle telecamere si vedeva una persona con un cappuccio e il giubbotto ma quella persona non era affatto il suo assistito. I giubbotto che era stato sequestrato a Casula, durante una perquisizione, a Siniscola, ce lo avevano in tanti: era il giubbotto della Montalbo, la squadra di calcio. (v.g.)