La Nuova Sardegna

Nuoro

La Assl liquida le società del Project

di Giusy Ferreli
La Assl liquida le società del Project

Una disposizione del direttore Cattina riconosce il pagamento di 250mila euro alla AeP per il servizio di ausiliariato

16 maggio 2018
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NUORO. Project financing: la Assl di Nuoro liquida le ultime fatture alle società che fanno capo al Polo sanitario per la Sardegna Centrale per i servizi forniti negli ultimi mesi. E, pur riconoscendo quanto stipulato nel contratto originario, mette una pietra tombale su ogni altra velleità.

La svolta, inattesa, è arrivata nel primo pomeriggio di ieri con la pubblicazione sul sito aziendale della determina del direttore dell’area sociosanitaria nuorese Grazia Cattina. Poche righe che evidenziano quanto fatto dalla Assl per chiudere una partita controversa senza penalizzare ulteriormente i lavoratori del Project. «Ricognizione dei servizi svolti da Polo Sanitario Sardegna centrale Società di Progetto per il periodo gennaio – febbraio 2018, già compresi nel contratto di concessione dei lavori di ristrutturazione e completamento dei presidi ospedalieri San Francesco e Zonchello di Nuoro, San Camillo di Sorgono e dei presidi sanitari di Macomer e Siniscola, risolto di diritto per inadempimento del concessionario; Riconoscimento del debito sorto nel periodo di riferimento in relazione al servizio ausiliariato e liquidazione delle corrispondenti somme euro 258.272,92 iva esclusa». Questo è quanto scritto, in gergo burocratico nel provvedimento. Più semplicemente l’Assl, per quanto ritenga il contratto non più in essere, si atterrà a quanto stabilito in origine dal patto stipulato con la società concessionaria e pagherà le fatture per i servizi di ausiliariato prestati dalla società AeP multiservizi (ex Derichebourg) che gestisce anche portierato e Cup all’interno del discusso progetto della sanità nuorese. Questo, sin tanto che non verrà definito il procedimento per la nullità di fronte al giudice ordinario così come stabilito dalla sentenza di marzo del Consiglio di Stato che ha cassato l’atto aggiuntivo numero 2 e “salvato” l’impianto originario del Project. Il pagamento degli oltre 250mila euro alla AeP mette la società (che già in passato aveva lamentato difficoltà economiche tanto da minacciare il blocco dell’attività e il licenziamento dei dipendenti) nelle condizioni di pagare oltre un centinaio di buste paga. Non solo. Consentirà ai vertici Assl, che considerano risolto il contratto per gravi inadempienze del concessionario, di arrivare al tavolo con i sindacati (convocato per domani mattina alle 10, 30 nella sede di via Demurtas)con una carta in più. La richiesta di incontro è partita inizialmente dalla Cgil ma subito dopo anche Cisl e Uil hanno reclamato la partecipazione al confronto. Non senza una nota polemica. Riferendosi alle preoccupazioni esternate dalla Cigl sul futuro dei lavoratori i segretari territoriali Michele Fele (Cisl) e Mario Arzu (Uil) sono intervenuti con una nota. «Siamo fermi alle garanzie occupazionali che ci son state date da chi ha la massima responsabilità nel pianeta sanità e non abbiamo avuto nessun altra notizia che creasse ulteriori preoccupazioni di possibili licenziamenti o riduzione del personale. Per quale ragione quindi questi allarmismi degli ultimi giorni? Se fosse vero – scrivono le due sigle – sarebbe un fatto grave. C’è urgente bisogno di marciare uniti per difendere questo territorio dalla marginalizzazione in cui è relegato». Sarebbe scorretto se nel tavolo chiesto al direttore della Assl partecipasse solo una sigla sindacale, la Cgil appunto. «Questo incontro – è la conclusione –, che sarebbe poi il primo per Cgil, Cisl e Uil con la dottoressa Cattina è sempre un fatto positivo, almeno per conoscerci e per capire se c’è continuità in materia occupazionale e salvaguardia dei posti di lavoro già discusso con il direttore Moirano».



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