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Nuoro, casa di riposo lager: via al processo alla direttrice e a un operatore

La casa di riposo in via Aosta
La casa di riposo in via Aosta

Un video choc portò alla luce i maltrattamenti nei confronti degli ospiti della struttura di via Aosta

17 maggio 2018
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NUORO. Nato da un video choc ricavato dalla telecamere posizionate all'interno della struttura dalla Polizia, si è aperto questa mattina in Tribunale a Nuoro il processo per i maltrattamenti aggravati nei confronti degli anziani ospiti della casa di riposo di via Aosta, in città.

Sul banco degli imputati la direttrice Rosanna Serra e l'operatore socio sanitario di origine albanese Genci Nicaj, entrambi assenti in aula. Davanti al giudice monocratico Federico Loche, l'avvocata di Nicaj, Anna Maria Musio, ha sollevato alcune questioni preliminari, in particolare l'inutilizzabilità di una parte delle intercettazioni telefoniche riferite al suo assistito. Il giudice si è riservato di decidere aggiornando l'udienza al 13 giugno prossimo.

Il processo è scaturito dalla prima inchiesta sulla casa di riposo conclusasi con la condanna a 5 anni ciascuno della direttrice Serra e del presidente Gianluigi Masala per abbandono di incapace, somministrazione di farmaci scaduti e omicidio colposo. Indagando sul primo filone, gli inquirenti avevano deciso di posizionare all'interno della struttura alcune telecamere per avere riscontri rispetto alle denunce sui ripetuti maltrattamenti agli ospiti: le immagini, molto crude, avevano documentato percosse, calci e pugni, ma anche vessazioni nei confronti di anziani ultrasettantenni.

Per questi episodi, nel maggio 2016 erano stati arrestati la direttrice e due infermieri, Gianluca Porcu e Ignazio Poggiu. Il primo ha patteggiato una pena a quattro anni di reclusione, per il secondo invece è in corso il processo a Nuoro.

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