La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuovi contratti Abbanoa imprenditori in rivolta

di Paolo Maurizio Sechi
Nuovi contratti Abbanoa imprenditori in rivolta

Le aziende di Tossilo e Bonu Trau: «Aumenti tariffari fino al 400 per cento» Melis (Ascom): «Sono diverse le imprese che non intendono firmare»

17 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Sono in rivolta i 170 imprenditori che operano nelle aree industriali di Tossilo e Bonu Trau a causa delle nuove tariffe che entreranno in vigore dal primo giugno che riguardano il servizio idrico, fognario e di depurazione delle acque che prevedono un aumento fino al 400 per cento rispetto a quelle corrisposte attualmente. Questo dopo il passaggio di consegne nella gestione del servizio dal Consorzio industriale, in liquidazione dal 2008, ad Abbanoa dopo la delibera dell’agosto scorso della giunta regionale che ha trasferito l’incarico per le due aree industriali al gestore unico del servizio idrico integrato. Saranno veramente pochi gli imprenditori che domani firmeranno il nuovo contratto che prevede diverse tariffe tra domestico residente, non residente e per le attività produttive. Abbanoa, a stretto giro di posta, ha invitato le aziende a regolarizzare entro domani la posizione contrattuale che praticamente dovrebbe corrispondere al reale consumo di acqua. A lamentarsi e pronti anche ad azioni di lotta importanti sono soprattutto gli imprenditori del settore caseario, i panifici, gli autolavaggio e quelli di tante altre aziende comprese quelle artigianali di un comparto che soffre della grave crisi di tutto il territorio anche dopo la chiusura delle industrie tessili. Anche l'inceneritore di Tossilo, fermo dal febbraio del 2016 in attesa della realizzazione del nuovo forno, ha sempre utilizzato grandi quantità di acqua per il raffreddamento dell’impianto. A denunciare inizialmente il malessere generale degli imprenditori dopo il passaggio di gestione del servizio ad Abbanoa è stato Roberto Melis, presidente dell’Ascom Confcommercio: «Le preoccupazioni manifestate nell’agosto scorso dagli imprenditori dopo il cambio di gestione del servizio sono passate ora alla vera protesta per l’aumento spropositato delle tariffe che dovrebbe essere pari a 3 o 4 volte rispetto a quanto attualmente corrisposto. Sono diverse le aziende che non intendono firmare il contratto con il gestore unico mentre non sono state coinvolte le associazioni di categoria e sembrano eccessivi gli aumenti che stanno portando gli imprenditori ad attuare iniziative clamorose. Ho chiesto anche l’intervento dell’amministrazione comunale mentre la protesta coinvolgerà anche le altre associazioni di categoria».



In Primo Piano
Elezioni comunali

Giuseppe Mascia: «Grande responsabilità che ci assumiamo uniti per governare Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative