La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuova 125, i sindaci: «La battaglia è all’inizio»

di Lamberto Cugudda
Nuova 125, i sindaci: «La battaglia è all’inizio»

Dopo la manifestazione di mercoledì occhi puntati sull’appuntamento in programma il 9 giugno

18 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





TORTOLÌ. Il prossimo appuntamento con la mobilitazione per le tantissime emergenze dell’Ogliastra è già fissato per sabato 9 giugno, a Barisardo, su iniziativa del comitato “Giù le mani dall’Ogliastra”. Ma dalla manifestazione unitaria organizzata dai 22 sindaci del territorio dell’ex area provinciale (con i consigli comunali straordinari convocati per la manifestazione), alle 18 di mercoledì, per protestare contro il blocco dei lavori lungo la nuova strada statale 125, nel tratto Tortolì-Barisardo, quarto lotto, secondo stralcio (appaltato dalla società Oberosler), è emerso un segnale chiaro: non si assisterà impassibili a nuovi ritardi nella realizzazione della Nuova 125-Orientale sarda (collegamento veloce Tortolì-Cagliari). Perché, come ha detto in apertura di manifestazione il sindaco tortoliese Massimo Cannas «per tutta l’Ogliastra –si tratta di un’opera strategica, al pari del porto, dell’aeroporto, dell’ospedale e del tribunale, e il tratto bloccato di appena 4,3 chilometri, è e destinatario di 32 milioni di investimenti». Alla manifestazione di mercoledì sera hanno partecipato anche le organizzazione sindacali, confederali e di categoria, di CCigl-Cisl-Uil, la Coldiretti, altre associazioni di categoria, operatori e cittadini». Fra i sindaci intervenuti, Giuseppe Loi (Villagrande), e Anna Assunta Chironi (Triei) hanno ricordato l’importanza del completamento della Nuova 125, senza scordare le tante croci che sono state piantate nel rtatto Torotlì-Arbatax. Per il segretario generale della Cgil Ogliastra, Giacomo Pani è inaccettabile che un'arteria stradale la cui progettazione è iniziata 35 anni fa, stia vivendo ancora vicissitudini come questa, che porta tutto il territorio a scendere in piazza per ivendicare il diritto a una adeguataviabilià: l’Anas prenda in mano la situazione e dia una risposta a 57mila ogliastrini che aspettano». Maurizio Piras, responsabilie Ogliastra della Filca-Cisl, ha chiesto all'Anas «se intende rescindere il contratto con l'impresa appaltante oppure se intende affidare i lavori ad altra impresa che eventualmente subentrerà acquisendo il ramo dell'azienda principale».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative