La Nuova Sardegna

Nuoro

Cure alternative: la dottoressa risponde al giudice, in vista la sospensione per un anno

Giusy Ferreli
Cure alternative: la dottoressa risponde al giudice, in vista la sospensione per un anno

L'Ordine dei medici potrebbe prendere provvedimenti sul caso del medico ogliastrino Alba Puddu

23 maggio 2018
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LANUSEI. Oltre tre ore di interrogatorio alla presenza del suo avvocato, un lunghissimo fuoco incrociato di domande alle quali Alba Veronica Puddu non si è sottratta. Il confronto tra la dottoressa di Tertenia e il giudice per le indagini preliminari di Lanusei Francesco Alterio è iniziato poco prima di mezzogiorno ed è andato avanti finito alle 15,30. Il medico estetico, finita sotto inchiesta della Procura di Lanusei dopo il clamore mediatico suscitato dalla trasmissione televisiva “Le iene”, ieri ha respinto ogni addebito.

La dottoressa ogliastrina difesa dall’avvocato cagliaritano Pietro Alberto Ippolito ha risposto anche alle domande del pm Gualtierio Battisti, titolare dell’inchiesta, e specificato le pratiche mediche non canoniche, adottate per curare diverse patologie, comprese quelle oncologiche. Terapie alternative come gli ultrasuoni con le quali era (ed è) convinta di curare gravi malattie e che le sono costate l’iscrizione nel registro degli indagati con ipotesi di reato da brivido: dall’omicidio alla truffa. Allo stesso tempo la dottoressa Puddu non ha ritrattato un punto in particolare, cioè ha ribadito quanto detto più volte sulle terapie tradizionali. «Ho fatto presente ai miei pazienti – ha detto il medico nell’interrogatorio di garanzia – che le pratiche non erano da protocollo e chi voleva seguire le mie terapie non avrebbe dovuto sottoporsi alla chemioterapia o alla radioterapia perché in quel caso non sarei riuscita a verificarne l'efficacia».

A breve l’avvocato Ippolito depositerà una memoria e presenterà un’istanza di perizia su strumentazioni e pazienti. «La memoria – ha detto il legale – servirà per attestare attesa l’efficacia delle cure prestate dalla mia assistita». Intanto l’Ordine dei medici guidato da Maria Giobbe, che attendeva gli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria,  ha riunito per l’ennesima volta la commissione disciplinare per decidere che provvedimenti prendere. La riunione iniziata alle 18,30 è andata avanti per buona parte della serata e oggi si saprà qualcosa di ufficiale sul fronte disciplinare ma pare che sia pronta la sospensione per un anno. Anche il gip, pur negando l’arresto chiesto dal pm, l’ha sospesa dall’esercizio dell’attività professionale per un anno.
 

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